23/12/2008  Tratta dal sito del PD Bastia



di Roberto Capocchia


LETTERA APERTA AL DIRETTIVO DELL’ITALIA DEI VALORI  E AL DIRETTIVO DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA.
Apprendiamo con preoccupazione che a seguito della riunione del direttivo del Circolo di Bastia del PRC del 20 dicembre, si è ritenuto di dover abbandonare il “tavolo” del centro-sinistra.
Apprendiamo con altrettanta preoccupazione le dichiarazioni fatte sulla stampa di questi giorni dal Presidente del circolo Bastia-Assisi Pietro Caimmi.
La preoccupazione è dovuta ad una serie di analisi fatte e rese pubbliche a seguito delle quali riteniamo doveroso, come partito di maggioranza relativa in città, prendere una posizione ferma e decisa.

All’interno del PD di Bastia non è in corso alcuna “guerra tra bande”, ma si sta assistendo ad un confronto acceso tra le diverse sensibilità che hanno trovato nel PD un’attrattiva per la propria vocazione all’impegno politico: si tratta innanzi tutto di persone singole e non esistono “fazioni” ne “bande”. All’interno del nostro direttivo esiste lo spazio per il confronto e la manifestazione di posizioni ed opinioni differenti.
Tanto più è importante la scelta che un gruppo dirigente si appresta a compiere -e la scelta del candidato sindaco è molto importante-, tanto più diventa cruciale dare ascolto a persone che esprimono le proprie opinioni personali.


Il Coordinamento Comunale del PD ha votato due differenti mozioni in differenti momenti, frutto di un percorso e di un dibattito maturato al suo interno e che trova ampia condivisione:
la prima è l’indirizzo a lavorare per realizzare la coalizione;
la seconda riguarda l’impegno a costituire il Comitato per le Primarie, lasciando spazio a membri della coalizione, con una proposta di calendarizzazione resa poi pubblica.
 
Abbiamo lavorato assieme alle altre forze politiche di centro sinistra per avviare un percorso comune verso la costruzione di un progetto di governo serio e democratico per la nostra città e riteniamo che tutti gli invitati al “tavolo” abbiano avuto finora pari dignità e pari diritti. Tuttavia dopo circa 6 mesi di riunioni del “tavolo”, in un momento in cui il progetto comune comincia a prendere forma e sostanza, riteniamo doveroso accelerare verso le primarie di coalizione per trovare una sintesi del percorso fatto. Questa scelta non è dettata dall’impossibilità di “dirimere i conflitti interni” al Coordinamento, ma è motivata da una profonda coscienza civica e da un profondo spirito di rinnovamento del metodo di affrontare le scelte importanti per il futuro della città, del Partito Democratico e con esso di tutto il centro sinistra. Capiamo, comunque le vostre perplessità in merito ad un percorso di scelta che sembra, almeno in linea di principio, sfavorire i partiti più piccoli. Il nostro intento, però, non è quello di sbaragliare le forze meno numerose: i nostri avversari non sono Rifondazione Comunista o l’IDV, ma sono e rimangono tutte le forze afferenti al centro destra. E’ per questo che vi chiediamo pubblicamente di non abbandonare la coalizione, ma anzi di lavorare al suo interno e di proporre almeno un candidato per le primarie che si svolgeranno il 7 e 8 febbraio.


Se dovessimo pensare che un’idea sostenuta da pochi -potremmo dire di “minoranza”- non ha alcun valore politico, se dovessimo pensare che i partiti con meno iscritti o che hanno avuto un calo di consensi non sono importanti per la storia e per il futuro della coalizione del centro sinistra, noi stessi non potremmo considerarci di centro sinistra.
Ma non è così, perchè noi siamo quelli che con fatica cercano di costruire il governo della città con una coalizione ampia all’interno della quale possano trovare spazio posizioni differenti e manifestazioni di pensiero differenti, in un patto che possa chiamarsi realmente “democratico”. Noi siamo quelli che non chiameranno mai le “truppe cammellate” contro un candidato che non sia del PD. Noi siamo quelli che stanno lavorando per primarie vere nelle quali prevalga non chi ha più parenti ed amici da mettere in campo in una lotta al massacro tra fratelli, ma chi ha il progetto e la personalità maggiormente riconosciuti nella nostra città e che sappia, proprio per questo guidare con più autorevolezza la coalizione nel lavoro dei prossimi anni. Non ci riteniamo in una fase di stallo, ma in una fase di forte spinta al rinnovamento dei metodi del confronto politico nella nostra città. Vi chiediamo uno sforzo comune nella direzione del futuro, che va necessariamente costruito assieme.
 
Relativamente alla richiesta del “patto etico” avanzata da Caimmi, riteniamo di aver già chiarito la nostra posizione: ogni candidato alle primarie deve presentare al Comitato una dichiarazione di sottoscrizione del Codice Etico del PD, che è molto più restrittivo delle norme etiche dell’IDV stessa, nelle quali l’unica caratteristica “morale” richiesta agli aderenti è di non avere a carico procedimenti penali di alcun genere. Non abbiamo mai sottovalutato la necessità di rispondere in maniera seria alla “questione morale” della politica: la risposta deve però arrivare da un disegno globale di rinnovamento ed innovazione dell’azione politica di tutta la coalizione, che preveda un maggiore rigore nella scelta dei candidati e la prospettiva di dare maggiore spazio ai programmi e alle idee dei candidati stessi. E’ per questo che intendiamo organizzare, insieme a chi vorrà partecipare, la “Conferenza di programma” a fine gennaio, come conclusione del percorso che ci porterà fino alle votazioni delle primarie. Nella conferenza ci sarà spazio per il confronto tra le diverse forze politiche e i diversi candidati alle primarie e rappresenterà la base programmatica per sancire in maniera definitiva la formazione di un programma di coalizione. Lo scopo della Conferenza di programma sarà quello di mettere le idee per la città al centro del confronto.
 

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