Il sondaggio – L’Idv boccia il candidato sindaco del Pd perchè massone IL MIO SINDACO Erigo PECCI 390 Amedeo SUSTA 18 Stefano ANSIDERI 358 Jacopo CAIROLI 15 Rosella ARISTEI 265 Silvia MARINI 7 Francesco SPIRITO 244 Vittorio BINARELLI 7 Maria Rita ASCANI 137 Monia BUGIANTELLA 5 117 Alfredo FALASCHI 4 Giuliano MONACCHIA 66 Gianfranco ORTICA 4 Paolo BACCHI 43 Francesco LOMBARDI 3 Luca LIVIERI 31 Massimo MENCARELLI 3 Stefano MASSOLI 23 Vannio Brozzi 3 Marco GNAVOLINI 22 Massimo MANTOVANI 2 Guido M. RONDONI 20 Totale tagliandi 1.857
BASTIA UMBRA – Novità per la classifica de “Il mio sindaco”, come anche nell’assetto del centrosinistra in costruzione. Mentre il coordinatore comunale del Pd Capocchia conferma la volontà di procedere alle primarie, di coalizione o di partito, il garante Idv fa pesanti accuse nei confronti delle proposte dei democratici in fatto di candidato sindaco. E, colpo di scena, dopo Luigino Ciotti di Sinistra Critica, anche il Prc esce dal tavolo del centrosinistra. Cambiamenti eclatanti, in parte paragonabili a quelli della classifica “Il mio sindaco”.
Erigo Pecci, capogruppo del Pd, balza in testa alle preferenze, superando Stefano Ansideri, candidato ufficiale del centrodestra. Il candidato delle Liste Civiche Rosella Aristei scende al terzo posto. Il Pd non ha invocato lè primarie dopo la bocciatura di un suo candidato, bensì dopo la bocciatura di una decina di nomi che non corrispondevano alle caratteristiche desiderate; saranno i cittadini a darci l’indicazione” annuncia il coordinatore del Pd, Roberto Capocchia “se l’Italia dei Valori ha il candidato, lo proponga in competizione e lasci ai cittadini la scelta; se invece intende farlo passare in carrozza, sappia che non ci sono i
presupposti”.
Per l’Idv risponde il garante Enrico Andreozzi: “Il nome di cui si è discusso al tavolo del centrosinistra è stato respinto dall’IdV perché, pur rispettabile sul piano personale, appartenente alla massoneria”.
Colpi di scena, cui Amelia Rossi, segretario del partito della Rifondazione Comunista replica: “Una fase di stallo, di confusione, che deriva essenzialmente dalle divisioni all’interno del Pd e dalla “guerra tra bande” che in esso si sta producendo fin dal momento dalla sua costituzione. Questa analisi è condivisa da tutte le forze presenti al tavolo di centrosinistra.
Il Pd annuncia le primarie e le definisce di coalizione. Quale coalizione? L’esigenza di contrastare la destra non puo significare l’accettazione di diktat su primarie. Crediamo di non poter far altro che ritirarci dal tavolo di centrosinistra invitiamo le forze politiche che condividono la nostra analisi a lavorare insieme per organizzare a fine gennaio una conferenza di programma”.
Alberta Gattucci
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