Alimentare Il 3 dicembre vertice nella sede di Confindustria

L’azienda apre su esuberi e incentivi


PERUGIA – Sciopero “congelato” alla Mignini Petrini. Dopo l’annuncio pochi giorni fa di nuove iniziative di protesta rilanciate dalle assemblee dei lavoratori riunitesi negli stabilimenti di Petrignano d’Assisi e Bastia Umbra, Cgil, Cisl e Uil mettono tutto in stand-by. I sindacati puntano ora ad approfondire le ultime proposte arrivate direttamente dai massimi dirigenti aziendali della Petrini Mignini. A raffreddare gli animi, accesi dallo sciopero di otto ore della scorsa settimana, è un’iniziativa della stessa proprietà del gruppo. Ne hanno dato notizia i vertici regionali dei sindacati alimentaristi Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.
In una nota congiunta prendono atto che, dopo “il mandato alle segreterie regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil di proclamare altre 8 ore di sciopero nei due stabilimenti umbri contro i 60 esuberi annunciati dal gruppo”, lo sciopero, previsto per oggi martedì 25 novembre, è stato “congelato”, ‘in quanto è giunta alle segreterie regionali e nazionali dei tre sindacati una nota a firma della proprietà in cui si chiede di proseguire il confronto, convocando le parti per il prossimo 3 dicembre presso la Confindustria di Perugia. Inoltre, nello stesso documento, l’azienda dichiara di essere al lavoro per la soluzione dei problemi rimasti in sospeso, specie “in ordine alla ricollocazione dei lavoratori in esubero e all’importo degli incentivi”.
“A fronte di questa apertura aziendale, con grande senso di responsabilità, congeliamo lo sciopero per vedere le carte in tavola – proseguono le segreterie regionali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil – tuttavia, deve essere chiaro fin da ora che se nell’incontro di dicembre non verranno fuori proposte serie che soddisfino le nostre tre richieste (chiusura di Bastia senza esuberi; ammortizzatori sociali adeguati per eventuali esodi volontari; incremento economico degli incentivi all’esodo), allora saremo costretti ad avviare una intensa fase di lotta, con il blocco totale dei siti di Bastia e Petrignano”.


Jacopo Zuccari

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