Gli ex amministratori della ditta tessile bastiola hanno spiegato le ragioni della bancarotta del 2002

I beni scomparsi? Frutto di un errore nella lettura dei libri contabili


I difensori hanno chiesto una perizia tecnica a sostegno della tesi dell’errore

 

FRANCESCA BENE

BASTIA – Cambiamenti di mercato spiegherebbero il declino dell’azienda; errori nella lettura dei registri da parte del curatore fallimentare prima e dalla Guardia di Finanza poi; l’iscrizione nel registro degli indagati.
Mario Colonnesi e Arnaldo Incontri, ex amministratori delegati, rispettivamente, al settore commerciale e a quello amministrativo della Hemmond, l’azienda di Bastia Umbria leader nel settore dei filati e delle confezioni, precipitata nel baratro del fallimento 6 anni fa, facendo rimanere senza lavoro 148 persone, hanno indetto una conferenza stampa per chiarire la loro posizione.
“Abbiamo deciso di farlo solo adesso – hanno spiegato – perché prima volevamo che le indagini arrivassero a conclusione. Adesso che l’udienza preliminare è iniziata siamo pronti a spiegare e a combattere per dimostrare la genuinità e la trasparenza del nostro operato”.
Come detto, i punti al centro dell’incontro con la stampa sono stati due: le ragioni del fallimento e i motivi dell’incriminazione degli amministratori per il reato di bancarotta. Il primo punto, quello che interessa di più la gente, visto che la Hemmond fallendo ha lasciato un vuoto occupazionale notevole, è stato spiegato con la perdita da parte dell’azienda, nel 2000, di buona parte dele commesse da parte dell’azienda Valentino (che costituivano il 60 per cento del lavoro per conto terzi).
La “perdita” della Valentino costò all’azienda un crollo del fatturato di circa 30 miliardi di vecchie lire. La crisi – proseguono gli amministratori – rese necessario modificare la convenzione con le banche nel tentativo di avere una dilazione nei termini previsti per il rientro debitorio.
Come garanzia le banche vollero un aumento del fatturato, possibile solo attraverso la sottoscrizione di contratti con altre ditte e l’iscrizione di un’ipoteca sull’azienda. Nel 2002, appena dopo la sottoscrizione dell’ipoteca, le banche ritirarono i fidi chiedendo il rientro immediato. Un ultimo tentativo di salvare l’azienda con la vendita ad un imprenditore sanmarinese sfumò per ragioni mai del tutto chiarite, proprio il giorno fissato per la cessione dele quote. A questo punto è stata la fine per l’azienda. “Da rimproverarci – hanno spiegato gli amministratori – abbiamo solo il fatto di esserci sbilanciati troppo sula Valentino”.
Passiamo al secondo punto: la richiesta di rinvio a giudizio per i due manager, con l’accusa di aver “pilotato” il fallimento della ditta. Nello specifico l’accusa, sostenuta dai pm Comodi e Sottani, punta il dito sulla presunta distrazione di 24 milioni di euro dalle casse della Hemmond.
Gli amministratori – difesi dagli avvocati David Bruneli e Donatella Tesei – parlano di “errore materiale nella lettura dei dati utilizzati ai fini della formulazione del capo di imputazione”.
In pratica “la ricostruzione operata dalla Guardia di Finanza, che costituisce il presupposto della contestazione, trova la sua unica giustificazione nei dati forniti dal curatore fallimentare nel modello Iva 74bis e nella quantificazione del margine di ricarico nella misura del 70%”. “Il curatore – hanno spiegato – nel compilare i righi relativi agli acquisti effettuati dalla società da gennaio 2002 alla fine di giugno 2002, ha erroneamente sommato anche gli acquisti di beni effettuati dal primo maggio 2001 fino al 31 dicembre 2001. In tal modo vi è stata una duplicazione dele merci in magazzino in quanto sono stati considerati come beni acquistati nel 2002 tutti i prodotti che la società aveva comprato nel corso dell’anno precedente, i quali nel frattempo erano stati rivenduti, oppure risultavano già tra le rimanenze”.
Proprio per verificare i presunti errori nei calcoli fatti dal curatore e recepiti quindi dalla Guardia di Finanza i legali Brunelli e Tesei hanno chiesto una nuova perizia.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.