ECCELLENZA LA CAPOLISTA È ATTESA DAL BIG-MATCH COI TIFERNATI  
 
 
 
di MASSIMO STANGONI
— BASTIA —
ESPUGNARE Città di Castello è un’ambizione oggi alla portata del Bastia. Alla società delle meraviglie, guidata dal presidente Paolo Bartolucci, quest’anno non è vietato puntare in alto, dopo aver riservato graditissime sorprese ai tifosi e agli appassionati locali di calcio. Ha raggiunto il vertice della classifica, sia pur in condominio, con il pareggio casalingo ottenuto con l’Umbertide Tiberis, e ora deve affrontare in trasferta il Group Castello, ritenuta la compagine più dotata dell’Eccellenza umbra. Davide contro Golia, in cui il Bastia-David raccoglie e lancia la sfida senza paura. «Siamo soddisfatti, ma non appagati — spiega il presidente Bartolucci alla vigilia dell’incontro —. La serenità che abbiamo conquistato è un elemento positivo sul quale dobbiamo puntare per andare avanti. Il Group è squadra che affrontiamo con rispetto, ma senza paura. Il nostro è un gruppo di giovani sul quale vogliamo continuare a credere». Un’iniezione di fiducia che non frena i ragazzi guidati dal capitano Michele Battistelli, utilizzato a tempo da mister Cocciari per alcuni problemi fisici che, però, non impediscono a Michele di essere il punto di riferimento in campo e un simbolo per i tifosi. Sarà a Castello domenica insieme a Mancini e Falcinelli, le due punte artefici dei recenti successi. Assente invece il difensore Zanchi, squalificato per somma di ammonizioni. «Non è la formazione a preoccuparmi — sottolinea l’allenatore —, ma il modo di stare in campo. Domenica scorsa con la Tiberis non mi è piaciuto l’atteggiamento rinunciatario di alcuni giocatori che favorisce i nostri avversari». Cocciari, come aveva fatto per la sconfitta con l’Angelana, torna a criticare i suoi ragazzi, per stimolarli a fare maglio. «So bene che il primato in classifica per noi non è un dovere — spiega il tecnico —, ma non possiamo sentirci appagati. Se dobbiamo perdere, dovrà essere per merito dei nostri avversari e non per nostro demerito». Il messaggio è chiaro: Cocciari chiede ai suoi ancora uno sforzo, convinto che in questa stagione ogni avversario, anche il più quotato, può essere piegato. 
 

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