Continua a tenete banco la chiusura della Petrini


BASTIA UMBRA – Mignini-Petrini. Il dibattito politico sulle problematiche dei lavoratori l’ha recentemente rilanciato Amelia Rossi, segretario di Rifondazione comunista, nel corso della riunione delle forze di centrosinistra convocata dal PdCi, ammettendo la necessità di sposare la causa dei lavoratori che si trovano costretti a vivere le conseguenze dei mutamenti del mercato economico. Poi sono seguite d’idea di convocare un consiglio comunale aperto in merito alla questione Mignini-Petrini e le dichiarazioni del primo cittadino. Recentemente anche il segretario del Pri Marco Zavota, ha fatto sapere di essere “d’accordo con i lavoratori per convocare un’assemblea pubblica. Rivolgo un appello al presidente del consiglio comunale, al sindaco e a tutte le forze di maggioranza e d’opposizione; la politica deve far valere la sua forza e il suo attaccamento alla città. Gli operai della Mignini-Petrini in queste settimane stanno vivendo un momento delicatissimo; non basta manifestare la massima solidarietà, riteniamo opportuno aprire una fase di confronto per individuare una via d’uscita. Il Pri si riconosce da sempre nei valori della costituzione nel diritto al lavoro e nella dignità di ogni singolo lavoratore, articolo uno della nostra costituzione che sancisce proprio questi valori”. Anche in sede di consiglio comunale sono stati in molti i politici a esprimersi, come a contestare. “Noi l’avevamo detto” hanno praticamente dichiarato Massimo Geoli, ex capogruppo del PdCi, e Luigino Ciotti, ex rappresentante del Prc.
“All’epoca della fusione delle aziende, tutti salutarono positivamente il cambiamento in corso,
tutti tranne il sottoscritto e il compagno Geoli” ha ricordato il consigliere Ciotti, mentre il collega Geoli ha sentenziato “Non plaudo i medici che non hanno saputo prevenire”.
Alberta Gattucci

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