In consiglio scoppia il problema del gruppo misto

BASTIA UMBRA – Gruppo misto. Si forma automaticamente in consiglio dal momento in cui uno o più consiglieri decidono di uscire dal proprio gruppo politico per non entrare in quelli che compongono la massima assise. Un esempio? Adriano Brozzetti, eletto con le Liste civiche del candidato a sindaco 2004 Rosella Aristei, poi uscito con l’intento di rappresentare e formare un gruppo del partito Socialista italiano, oggi intenzionato a tornare sui suoi passi al fianco della quota rosa dell’opposizione. Un secondo esempio? Luigino Ciotti, candidato sindaco 2004, eletto per rappresentare il partito di Rifondazione comunista, il quale ha da qualche tempo dichiarato di uscire dal suo partito, come dalla maggioranza politica. Dopo un periodo di transizione, Ciotti ha formalizzato la propria appartenenza a Sinistra critica, acquisendone la tessera e entrando a far parte del consiglio direttivo. Un terzo esempio? Massimo Geoli e Leonardo De Santis, che eletti capogruppo e consigliere comunale del partito dei Comunisti italiani, hanno recentemente annunciato la decisione di uscire dal proprio partito, rimanendo
nella maggioranza; scelta condivisa dall’assessore al bilancio, Claudio Boccali. Per ora i due hanno dichiarato di far parte del gruppo misto, là dove hanno individuato confermato come capogruppo Geoli. Il quadro che emerge e questo: a essere usciti dal gruppo politico con cui sono stati eletti in consiglio comunale sono i consiglieri Brozzetti, Ciotti, Geoli e De Santis. “Secondo regolamento, questi dovrebbero automaticamente comporre il gruppo misto, di cui deve essere eletto un capogruppo” ha dichiarato il presidente del consiglio Calzetti. A questa affermazione Geoli ha replicato: “Io e De Santis abbiamo formato il gruppo misto e io ne sono capogruppo”. Brozzetti ha commentato: “Mi pare improponibile comporre un gruppo misto che veda rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione coordinati da un unico capogruppo. E, per giunta, come e possibile che in due, Geoli e De Santis, ne abbiano già stabilito autonomamente il nome?”. Critica anche la posizione di Ciotti che sostiene di ‘poter rappresentare il Prc, sebbene non più appartenente a esso.
Alberta Gattucci

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