BASTIA IL COMITATO DI OSPEDALICCHIO MOLTIPLICA LE «PRESSIONI»
NON E’ QUESTIONE di solo gusto estetico, soggetto a valutazioni personali, quanto della necessità di realizzare un intervento sulla piazza che sia in linea con la storia e la cultura di Ospedalicchio. Per questo sul delicato argomento del recupero della piazza si sono svolte numerose assemblee e, oltre al progetto proposto dalla giunta Lombardi e messo a punto dall’architetto Monia Giacanella Bugiantella, ne è stato preparato un altro di iniziativa privata e più volte illustrato da Palmiro Paparelli. L’ultima assemblea di fine agosto, promossa dalla giunta per illustrare le modifiche al progetto originale, si è conclusa con un nulla di fatto rimanendo tutti nelle posizioni contrapposte. Unico effetto è stata la costituzione di un comitato popolare di Ospedalicchio, che ha ottenuto il sostegno del PdL e delle altre opposizioni consiliari (Liste civiche e Sinistra critica) che hanno presentato una mozione per chiedere un pronunciamento del Consiglio comunale. E’ andata a vuoto anche una riunione per ricomporre il dissenso, promossa dall’assessore Moreno Marchi (nella foto) che ha annunciato l’avvio dell’intervento.
UN’INTENZIONE, però, che potrebbe essere vanificata dalla Soprintendenza umbra ai beni storici, artistici e architettonici che è stata investita del problema dal Comitato. In un incontro a Perugia, con la dirigente dottoressa Garibaldi e i responsabili di settore, è stato chiarito che la Soprintendenza, trattandosi di una piazza storica, ha titolo per poter intervenire.
IN QUESTE ore il Comitato di Ospedalicchio sta preparando una lettera da inviare al ministero dei Beni culturali e alla Soprintendenza umbra per sollecitarne un interessamento che come primo effetto avrebbe quello di bloccare le procedure dei lavori di «restyling» della piazza.
m.s.
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