Amministrative/1 Aspettative contrapposte e scontri interni la fanno da padrone in numerose zone

Viaggio nelle città in vista delle elezioni di primavera: si comincia con il Pd, la prossima puntata sarà dedicata al Pdl
A Foligno spunta il gruppone A Spello Bagliani contro Vitali A Terni Di Girolamo resiste


PIERPAOLO BURATTINI


PERUGIA – Amministrative 2009 tutte all’insegna del “fai da te”. Tanto che nel Pd umbro il veltroniano “We can” si va lentamente trasformando in un più pragmatico “I can”. Da Terni a Foligno, senza dimenticare Orvieto, Spoleto o Spello è tutto un affaccendarsi con punte di auto promozione che toccano vere e proprie vette di surrealismo. E surreale, a più d’un dirigente democratico, è parso l’ordine del giorno dei lavori dell’assemblea regionale fissate per lunedì. Il sindaco di Perugia Locchi e il coordinatore regionale Bruscolotti si prendono a pesci in faccia pubblicamente; dai territori giungono notizie di guerre fratricide che farebbero impallidire gli amanti dell’intrigo medioevale, e indovinate un po’? Il coordinamento regionale discuterà del Piano rifiuti all’insegna dell’avanti così come se nulla fosse.


Tutto questo, mentre anche nella tranquilla Orvieto siamo alle barricate: da una parte il vice presidente della Provincia Loriana Stella che, alcuni maligni danno in riavvicinamento all’ex sindaco Stefano Cimicchi, dall’altra il sindaco in carica Stefano Mocio.


Scontro aperto e partito balcanizzato. Avanti Leopoldo Di Girolamo nonostante tutto è invece il leitmotiv ternano. Il parlamentare del Pd nonostante non abbia ancora convocato una riunione del comitato provinciale; il gioco d’interdizione dell’uomo di fiducia dell’ex sotto segretario Enrico Micheli, Fausto Bartolini e la contrarietà dei suo colleghi di partito Paparelli e Pileri, avanza lentamente ma avanza.


Grande fermento a Spoleto dove la breve assenza del sindaco Brunini dalla scena ha immediatamente ridato fiato ai giochi di corridoio. Con la segreteria locale che con l’appoggio determinante degli ex Ds decide di lanciare addirittura un sondaggio: e le primarie? Al momento sono scomparse dai radar. In compenso un nuovo slancio sembra animare il capogruppo Marcellini e il segretario Andrea Rossi: entrambi starebbero facendo più di un pensierino sulla candidatura del consigliere regionale Cintioli. E il vice sindaco Daniele Benedetti? Sembra essere accerchiato ma di certo non domo.


Non ci sono dubbi è incertezze invece nella graziosa Spello dove l’ex sindaco Gino Bagliani sembra essersi ormai convinto a giocare fino in fondo la partita per mandare a casa l’attuale primo cittadino Sandro Vitali.


E tanto per non farsi mancare nulla scintille anche a Cannara dove il Pd non ha nemmeno eletto il segretario di circolo ma in compenso ha il tempo per azzuffarsi: il match più aspro sta andando in scena tra il sindaco Giovanna Petrini e l’ex sindaco Barontini. I colpi rimbombano tanto il paese è piccolo ma nella logica del “fai da te” non si guarda nemmeno alla densità della popolazione.


Pochi più chilometri più in la, Bastia Umbra, e il gioco dello sgambetto imperversa tanto che nemmeno la discesa in campo del parlamentare Gianpero Bocci e del responsabile provinciale Piero Mignini sembra essere riuscita a disinnescare le numerose mine vaganti. E così rimbalzano i nomi di Moreno Marchi, Nadia Cesaretti e il clima di nervosismo sale alle stelle: nello scontro traversale alle forze del centrosinistra sembrano spuntare i nomi di alcuni esponenti della società civile: ma appena mettono la testa fuori dal guscio il tiro al bersaglio subito impazza. Qualcuno comincia ad invocare l’intervento dei caschi blu dell’Onu per rimettere un po’ di ordine e magari arrivare se non a un trattato di pace almeno a un più modesto cessate il fuoco.


Sacchi di sabbia alla finestra e porte sbarrate a Marsciano dove il mezzogiorno di fuoco vede come attori principali Massoli da una parte e Todini dall’altra con questo ultimo che sembra essere appoggiato dall’inedito tandem Gianfranco Chiacchieroni – Rita Lorenzetti.
Rumore di truppe a Foligno dove il vice sindaco Nando Mismetti, nonostante la promessa di una candidatura alle regionali, non si rassegna a cedere il passo all’assessore regionale Vincenzo Riommi. E come se non bastasse la confusione tra gli aspiranti sembra essersi inserito anche il giovane Joseph Flagello. Ma a turbare i sogni degli ex ds è “il gruppone dei 62” trasversale di imprenditori, politici e professionisti che si sta radunando intorno al presidente dell’Ente Giostra Domenico Metelli. Quale sarà il risultato è difficile prevederlo ma il lavoro di tessitura procede senza sosta.


A Gualdo Tadino invece un unico obiettivo sembra animare i democratici locali: mandare a casa il sindaco Scassellati. E la centrista Sandra Monacelli continua ad essere corteggiata da tutti.


In ultimo, il capoluogo. Wladimiro Boccali si è preso la scena e vuole andare, legittimamente, fino in fondo. All’orizzonte, per il momento, non si vedono alternative. Ma è chiaro che se si vuole incarnare la nuova stagione non ci si può preoccupare eccessivamente di garantire gli attuali assetti di potere. A questo proposito si fanno i nomi di Chianella, Antonielli e Mariucci per eventuali spostamenti e staffette.

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