Bastia Umbra I pareri di Bocci e Mignini
BASTIA UMBRA – Ci si attendeva lo scioglimento dei nodi in seguito al dibattito svoltosi sabato sera all’ interno della festa del Partito democratico; invece il deputato Giampiero Bocci e il coordinatore provinciale Piero Mignini non sono entrati nello specifico del candidato a sindaco e della coalizione da organizzare in vista delle amministrative 2009. “Non sono molto entusiasta di come stanno andando le cose” ha fatto sapere il deputato Bocci “c’è una grande carenza politica in questa città; per superarla dobbiamo fare tutti un grande sforzo. E, risolte beghe che sono frutto di miserie umane, è ora che si inizi a parlare di argomenti più alti. Bastia Umbra per il Pd è una città importante, anche perché quelle del comprensorio allargato sono passate in gran parte al governo di centro destra”. Più nel vivo della realtà bastiola l’intervento del coordinatore provinciale Mignini, che ha ribadito: “A Bastia Umbra c’è la mancanza di un equilibrio di partito da sanare; anche per questo, stiamo lavorando con la Margherita. Al Pd compete costruire la città futura e rinvigorire il rapporto stanco tra cittadini e politica. Non ci si deve coalizzare per raggiungere il 51%, ma sintetizzare un progetto condiviso che passi anche per le primarie, strumento atto a individuare i nuovi uomini e le nuove donne del Pd. Le questioni che interessano maggiormente i cittadini di oggi riguardano i servizi, ma vanno coinvolti anche gli immigrati che a Bastia Uinbra risiedono”. Non sono mancati gli interventi di una platea ricca di ex sindaci e vari esponenti politici locali. “L’operato politico dell’amministrazione Lombardi non è ritenuto positivo come si potrebbe dedurre – ha notato l’ex sindaco Giancarlo Lunghi – e il fatto che il primo cittadino si fermi al suo primo mandato e un caso più unico che raro. La coalizione, che era già frammentata alla sua partenza nel 2004, si è definitivamente polverizzata. La maggioranza del consiglio comunale è rappresentata da un Pd diviso e due consiglieri che siedono alla massima assise a titolo praticamente personale”.
Alberta Gattucci
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