Convocato dai Comunisti italiani
BASTIA UMBRA – Con l’incontro di oggi il centro sinistra si gioca la coalizione. Ci saranno altre occasioni utili, ma dall’assemblea odierna, convocata dal partito dei Comunisti italiani, i cittadini potranno farsi un’idea di come stanno le cose. Possono partecipare tutti all’appuntamento previsto per le ore 17 presso la sala consiliare del municipio bastiolo. Saranno presenti le forze anti berlusconiane, quindi i relativi esponenti politici; tra questi, l’ex sindaco Giancarlo Lunghi, il consigliere comunale Luigino Ciotti e l’ex sindaco Vannio Brozzi. Sono questi i soggetti che hanno già acceso il recente dibattito organizzato dalle Liste Civiche. “Il nuovo piano regolatore generale non serve” ha dichiarato l’ex sindaco Lunghi “Bastia Umbra ha bisogno di viabilità e servizi, scuole e verde pubblico da collocare nell’area ex Deltafina. Lo stabilimento Leroy Merlin andava destinato a un’area simile a quella Petrini. E poi non si è ancora realizzato il centro della salute”. “Questa amministrazione non ha risolto nessun problema- ha sottolineato il consigliere Ciotti – vivendo di autoreferenzialità e arroganza. Se il centro destra dovesse vincere le elezioni, la sconfitta sarà solo il frutto maturo di questo governo”. A queste critiche si sono aggiunte quelle dell’ex sindaco Brozzi: “Sono del Partito democratico, ma sono un leader e voto chi mi pare! L’ho già detto nella riunione di partito del 12 maggio. I cittadini mi fermano per strada per protestare contro strade chiuse e verde che viene progettato sopra i tetti; ma non è colpa mia. Mi auguro che il centro sinistra si unisca per vincere le prossime amministrative”. Speranze condivise dal coordinatore comunale piddino, Roberto Capocchia, se non fosse per un commento risentito di quest’ultimo in merito alle dichiarazioni dell’ex sindaco Brozzi: “Trovo sconcertante ritenersi leader di un partito e ritenersi libero; il Pd ha segretario e direttivo democraticamente eletti. Purtroppo sempre più spesso si assiste a atteggiamenti incoerenti, di esponenti che partecipano alla vita pubblica in virtù del prestigio politico raccolto proprio grazie all’appartenenza a una specifica parte politica. I cittadini sono stufi di leader accentratori e destabilizzatori; anzi, viene il sospetto che le difficoltà avute nel governo della città sia dovuto a questi atteggiamenti, che dall’interno della maggioranza ne hanno minato la stabilità”.
Alberta Gattucci
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