Fin dal primo momento del mio insediamento come coordinatore, ho invitato tutti i militanti del Partito Democratico ad accantonare i personalismi e a percorrere il nuovo sentiero per cui questa grande forza riformista è nata, uniti in un’unica via e con obiettivi comuni e condivisi, perchè la vera forza e il vero rinnovamento non sta nei volti nuovi, ma nel metodo di approcciarsi alla politica e nel coinvolgimento del maggior numero possibile di cittadini nei progetti che riguardano la città.
In prima battuta ho avuto difficoltà a far transitare un vero vento di cambiamento, chi per anni ha percorso vie collaudate stenta a cambiare direzione, ma quelle vie sono ormai strette e come un terreno coltivato sempre con lo stesso frutto non producono più il raccolto di una volta.
La festa del Partito Democratico è la prova del nove per verificare se la campagna di ascolto e le altre iniziative ai cittadini sono una vera forza o solo un fuoco di paglia.
La risposta è inequivocabile, la festa sta restituendo numeri mai registrati nel nostro territorio per una festa di partito: cucina, danza, spazio giovani, dibattiti, tutto inverosimilmente pieno.
Attraverso la festa, oltre alla raccolta firme per l’iniziativa nazionale “salva l’Italia”, continua la campagna di ascolto dei cittadini: centinaia sono i questionari riempiti con indicazioni che permetteranno al PD di impostare un programma da riproporre alla città altamente condiviso e ampiamente dettato dalle reali esigenze degli abitanti di Bastia.
La demagogia che governa altre forze politiche abituate a denunciare problemi della città perchè loro stessi li creano per poi proporsi come risolutori, non ci appartiene, questo partito vuole realmente dare una svolta e collaborare ampiamente con i cittadini senza truffe o ipocrisie in una democrazia partecipativa che sottrarrà parte del potere agli amministratori ma che permetterà alla città uno nuovo sviluppo globale del quale tutti potranno rivendicarne la paternità.
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