Verso derby in casa Ansideri

Il “totosindaco” Su Stefano si concentra il Pdl, sul cugino Paolo il Pd

BASTIA UMBRA – Derby in casa Ansideri. Oltre al papabile candidato del Pdl, Stefano Ansideri, avanza a sorpresa il nome di suo cugino Paolo Ansideri, corteggiato si dice dal Pd. E’ un conosciuto imprenditore bastiolo, tra l’altro presidente dell’associazione culturale “Oicos Riflessioni”. Paolo Ansideri è già membro del direttivo piddino, figura rappresentativa della società civile del gruppo veltroniano. In pole resta comunque Alessio Cecchetti, fortemente caldeggiato dall’ex sindaco Vannio Brozzi. La mossa dell’attuale amministratore di Fcu è di quelle sottili: se Cecchetti alla fine non se la sentisse di accettare, potrebbe essere proprio uno dei suoi giovani sostenitori magari spinto da maggiori ambizioni, a prendere il suo posto. Ieri l’ampia rosa piddina si è arricchita di un nome nuovo, quello di Mario Cucchia, giovane amministratore delegato del Molino Petrini. Ricapitolando, ecco un ipotetico prospetto dei candidati a sindaco per le amministrative della primavera 2009: per il Pd restano i nomi fatti sopra, ai quali vanno aggiunti quelli di Moreno Marchi e Erigo Pecci; il Pdl continua a puntare tutte le sue fiches su Stefano Ansideri; mentre le Liste Civiche, con una forte connotazione dipietrista, scommettono su Rosella Aristei. Ancora ignota la carta che giocheranno i partiti di estrema sinistra: Partito dei Comunisti italiani, Rifondazione Comunista e Sinistra Critica. Per quanto riguarda l’Udc, si può dire che il gruppo bastiolo, che alle ultime politiche in città valeva il 4 e qualche decimale per cento (in soldoni il doppio della Sinistra l’Arcobaleno) sta alla finestra, anche se da fonti solitamente bene informate si apprende che la trattativa con il Pdl sia in fase avanzata, sebbene alcuni soggetti interni alla forza politica non escludono ancora la possibilità di trattare col Pd. Soprattutto se il suo candidato a sindaco sarà di estrazione cattolica. Avanti a tutta, in quanto ai giochi siamo appena all’inizio.
Alberta Gattucci

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