La paraguayana Leryn Franco, elettala più bella dei Giochi, si allena a Bastia
PERUGIA – Dal Paraguay a Bastia Umbra fino a Pechino spinta dalla grande passione per l’atletica. È questa la storia della ventiseienne Leryn Franco, che per amore del giavellotto ha rinunciato a una vita che le avrebbero invidiato migliaia di ragazze di tutto il mondo.
La sua strada sembrava infatti quella della moda, una carriera che però lei non sentiva sua: “Mi sono laureata in Economia,
così ho in mano un diploma e mio padre non può rimproverarmi nulla – ha raccontato più volte Leryn -. Ma la mia grande passione è l’atletica leggera: adoro l’ambiente, è bellissimo frequentare gli stadi. Così ho impiegato i guadagni del lavoro come fotomodella per finanziarmi la preparazione ai Giochi di Pechino”.
Nel novembre 2007 sbarca in Italia, in Umbria per l’esattezza, su iniziativa del procuratore sportivo Stefano Bartocci, ex velocista di discreto livello e poi frenatore della nazionale di bob a quattro con cui ha preso parte ai Giochi Invernali di Torino 2006. “Abito a Bastia Umbra insieme ad altri atleti e ho trovato un ottimo allenatore in Domenico Di Molfetta”. Seconda a Miss Paraguay 2006 e a Miss Bikini of the Universe, con i suoi 176 centimetri di altezza e i suoi 53 kg di peso è molto lontana dall’idealtipo della lanciatrice. Una costituzione fisica che l’ha resa l’emblema di queste Olimpiadi cinesi (la sua foto con l’adesivo cinque cerchi sulla guancia il giorno della cerimonia di apertura è stata la più cliccata sul sito ufficiale dei Giochi) ma non le ha permesso di ottenere i risultati sperati. Per lei, sulla pedana del “Bird’s Nest” di Pechino, è solo un 25° e penultimo posto del gruppo B delle qualificazioni, con un lancio di 45.34 al primo tentativo (51° posto complessivo, meglio solo della bulgara Rumyana Karapetrova e della serba Tatiana Jelaca). Di certo una delusione per Miss Olimpiadi che, siamo sicuri, coninuerà a seguire il suo sogno. E da Bastia Umbra proverà a prendere la strada che porta fino a Londra 2012.

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