AL VIA LA CONVENTION DI FUTURO E LIBERTA’ OTTANTOTTO anni fa gli avamposti mussoliniani partirono dall’hotel Brufani di Perugia per marciare verso Roma; stavolta Gianfranco Fini e i suoi (fino a pochi anni fa eredi di Benito) provano a incamminarsi verso il futuro (e libertà) muovendo dai padiglioni bastioli di Umbria Fiera.
Sono in calendario due giorni di «maxi-convention» programmati per definire il «Manifesto di Fli», il partito che il presidente della Camera sta forgiando in vista di elezioni che potrebbero anche essere molto imminenti. Oggi l’uomo della rottura con Berlusconi manda in scena i suoi nuovi colonnelli, da Bocchino a Urso. Domani il palco sarà tutto per lui e per gli squarci che vorrà aprire verso l’avvenire. I più frettolosi sostengono che sancirà l’uscita dalla maggioranza, però i più cauti reputano ch, non ritenendosi pronto per la consultazione elettorale, si limiterà ad accentuare il braccio di ferro che da parecchi mesi sta scandendo la sua strategia. Perché per il volo verso l’orbita che auspica, Fini ha scelto una cittadina del territorio perugino? Bastia Umbra è da poco tempo una nicchia del centrodestra all’interno di una regione ancora complessivamente abbastanza di sinistra; però è a pochi chilometri dal luogo di partenza di una storica ‘marcia’. Il presidente, se vorrà, potrà rispondere alle ovvie domande. Territorialmente la sfida c’è tutta, visto che tra i «pezzi grossi» del Pdl umbro, soltanto il consigliere Franco Zaffini ha optato per il salto nell’area neonata. E’ lui — Zaffini, appunto — il punto di riferimento locale per il partito che si sta incamminando. Molti, maliziosamente, hanno osservato che proprio lo stesso Zaffini ha cercato il passaporto per il prossimo balzo verso il Parlamento. Che la sua candidatura per le eventuali elezioni sia fra le ipotesi concrete a questo punto è praticamente certo; però è altrettanto evidente che aleggia alle sue spalle il fantasma di Katia Polidori, l’umbra che l’altra volta è stata eletta col Pdl in altra parte d’Italia. Non è privo di significato il fatto che alla conferenza stampa di presentazione della Convention bastiola, proprio la Polidori sedesse al tavolo dei promotori. Proprio lei, non vista in Umbria da tanto tempo. E’ evidente che le «guerre di posizione» in questa fase sembrano coinvolgere tutti, vecchie volpi o acerbi neonati. Osservano gli inguaribili ottimisti: ‘’E chi dice che Futuro e libertà non possa cogliere in Umbria addirittura due parlamentari?’’.
L’interrogativo rimane in sospeso almeno fino a quando l’effettiva consistenza del Fli perugino e ternano assumerà una dimensione più esplicita. Per ora appaiono fervori e auspici.
Il resto sarà leggibile nelle prossime puntate. Gianfranco Ricci
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