— BASTIA —
E’ ORMAI CRISI latente quella che ha investito la maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco Francesco Lombardi. Venerdì pomeriggio la commissione consiliare urbanistica era convocata per esaminare le varianti al Pip della zona industriale del capoluogo per consentirne la piena applicazione entro i dieci anni di validità (il Pip risale al 2001). La riunione è andata deserta per l’assenza dei consiglieri del Pd, mentre erano presenti le minoranze intenzionate ad esaminare la proposta di variante voluta dall’assessore alle attività produttive Tabarrini. Un episodio che è stato sottolineato negativamente dal capogruppo di Forza Italia Fabrizio Masci che parla di totale sfaldamento della maggioranza, che per la terza volta ha disertato la commissione. Non solo. Masci rileva che dopo l’uscita dalla maggioranza dei consiglieri comunali della Margherita e la decisione nei giorni scorsi del partito dei Comunisti Italiani di lasciare la coalizione, la maggioranza del sindaco Lombardi è solo ‘virtuale’ potendo contare su un consenso di appena il 32% dei voti elettorali. La decisione del PdCI in effetti ha scosso la maggioranza tanto che il coordinatore del Pd Roberto Capocchia si dice rammaricato di non poter accogliere le pur legittime richieste dei Comunisti italiani di un nuovo rappresentante in giunta dopo che l’assessore Boccali e i due consiglieri Geoli e De Santis hanno lasciato il PdCI, partito nel quale erano stati eletti. Capocchia ammette che accogliere le richieste del PdCI metterebbe in crisi irreversibile la giunta e conclude: «Questa amministrazione è nata con questi numeri e questi assetti, modificarli ora non è realistico e non corrisponde agli interessi genererai della città».
m.s.

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