Il manifesto del 2006Fabrizio Masci Capogruppo FI-CDLBASTIA UMBRA – Due anni fa facemmo affiggere in tutta la città un manifesto che dimostrava chiaramente che l’amministrazione Lombardi, dopo l’uscita dalla maggioranza della Margherita, stava governando la città con il 39.58% di consenso politico e pensavamo che già ci fossero i presupposti per una presa di coscienza ed un sussulto di orgoglio da parte del sindaco.


 Lombardi da allora si trova a “tirare a campare” sballottato tra due assessori che pensano esclusivamente alla loro visibilità in vista delle prossime elezioni, mentre la maggioranza che non esiste più, “sbanda” in continuazione. Figuriamoci oggi, dopo l’uscita dalla maggioranza dei Comunisti Italiani, con consenso politico sceso al 32,11%, se non sarebbe necessaria una presa di posizione netta del Sindaco che spieghi alla città perché si continua a perseverare nella pretesa arrogante di ritenersi “depositari” delle soluzioni ai problemi e alla programmazione del futuro, nonostante sia ampiamente documentato lo scollamento tra la città,  le forze politiche che la sostennero nel 2004 e l’amministrazione attuale.
Quali interessi si cerca di tutelare quando ci si ostina a governare contro la maggioranza delle forze politiche con solo il 32.11% ?
Oggi, a sostenere questa giunta, ci sono solo gli esponenti dei DS e altri che a titolo personale garantiscono i numeri in consiglio comunale.


In cambio di cosa?


E’ solo grazie alla responsabilità dell’opposizione se si è impedito lo stop, nell’ultimo consiglio comunale, a pratiche importanti per lo sviluppo della città. Oggi, inoltre, bisogna rilevare che la maggioranza non riesce più neanche a svolgere le riunioni di commissione a causa delle assenze (volute?) dei membri di maggioranza.
“E’ la terza volta che la riunione convocata per esaminare le modifiche proposte al regolamento di attuazione del PIP a sud della superstrada, vede l’assenza dei componenti di maggioranza e per questo salta.
A questo punto c’è da chiedersi se la maggioranza è d’accordo sugli atti che l’assessore Tabarrini mette in cantiere o se ognuno va per la sua strada procedendo per tentativi.


Non presentarsi alle convocazioni, rappresenta, otre che un metodo altamente lesivo dell’immagine istituzionale dell’amministrazione, una mancanza di educazione e di rispetto per i  colleghi consiglieri presenti alle convocazioni che sistematicamente si risolvono in un nulla di fatto facendo perdere tempo a tutti.


Fabrizio Masci
Capogruppo In consiglio Comunale FI-PDL



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