Continua il pressing del Pdci sul sindaco per la sostituzione dell’assessore al bilancio, Boccali

In attesa della decisione di Lombardi, nel Pd spuntano cinque pretendenti


BASTIA – Al netto delle ipocrisie e delle dissimulazioni, che in politica ci possono stare, a Bastia la questione all’ordine del giorno, è la seguente: nel Pd sono tutti in attesa che il sindaco Francesco Lombardi rompa gli indugi e dica se intende ricandidarsi oppure no. E nel frattempo che si attendono le parole chiarificatrici del sindaco, nessuno sta con le mani in mano. Anzi, più d’uno nel Pd si sta muovendo sotto traccia per delineare una strategia principale e una secondaria: perché in una realtà come Bastia, in cui tra gli ex ds e gli ex margherita non è corso mai buon sangue, muoversi per primi significa anticipare le possibili mosse dell’avversario interno. Se il quadro è questo si capisce come Roberto Capocchia, segretario cittadino del Pd, già ora sudi le famose sette camice per arginare le spinte e le controspinte che attraversano il campo della maggioranza. E il quadro che si può ragionevolmente prevedere che si vada formando da qui ai prossimi mesi è tutt’altro che incoraggiante. La Giunta guidata da Lombardi, dopo le grane avute con la sostituzione di Antonini con Falcinelli, ora si ritrova a dover subire il pressing del Pdci che chiede insistentemente la sostituzione dell’assessore al Bilancio, Boccali, uscito dal partito, con un altro suo esponente.
Da diverso, nonostante il sostanziale accordo del Pd sulla sostituzione, il sindaco cerca di frenare il cambio per non sottoporre per l’ennesima volta la sua Giunta a un ulteriore stress. Questa impasse crea comunque malumore sull’intera maggioranza ed è per questo che le strategie per il dopo hanno subito un’accelerazione che ha visto in prima fila, nel dirigere le manovre, il trio Tabarrini-Marchi-Pecci. D’altronde, i due assessori, insieme al consigliere comunale ed ex segretario cittadino della Quercia, sono indicati da più parti come i possibili candidati a sindaci e sono loro che, di fatto, mettono il timbro sugli accordi più importanti e tirano le fila all’interno del Pd. Tutto questo come è ovvio viene visto come il fumo negli occhi dai colleghi ex margherita sono pronti a gettare nella mischia due donne: Clara Silvestri e Nadia Cesaretti. Senza contare che in questo quadro gli ex sindaci Brozzi e Bogliari diranno sicuramente la loro. Se questo è il quadro è facilmente intuibile perché già da oggi le elezioni primarie per la scelta del candidato a sindaco siano giudicate
da più parti, come l’unico modo per evitare che il Pd bastiolo si trasformi in un campo di battaglia.

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