Il sindaco Lombardi e il Prc sulle dichiarazioni del presidente Ascom

BASTIA UMBRA – Per criticare, bisogna saper fare. Sembra questo il senso dei commenti che amministrazione comunale e Partito della Rifondazione Comunista inoltrano alle critiche ricevute dal presidente della ConfCommercio, Sauro Lupattelli. Il neo eletto è intervenuto nello scenario locale denunciando le responsabilità di maggioranza, opposizione e “cambiabandiera”, identificate come le cause della perdita del prestigio di Bastia Umbra, città per la quale si starebbero compiendo scelte poco lungimiranti. “Vorrei dire al presidente della Confcommercio che il rispetto che nutro per lui e l’autorevolezza della categoria che rappresenta non sono mai state messe in discussione da questa giunta” ha dichiarato il sindaco di Bastia Umbra, Francesco Lombardi, “pertanto reputo fuori luogo il tono delle sue dichiarazioni, che non posso che considerare un giudizio aprioristico e pregiudiziale. Noto con rammarico che nel quadro economico dipinto dal presidente Lupattelli manca completamente il riferimento ai meccanismi nazionali da cui derivano erosione dei salari e crescente inflazione, fattori che si ripercuotono inevitabilmente sull’attuale congelamento economico. L’amministrazione in questi anni ha sempre incentivato lo sviluppo tramite numerosi interventi. Tra questi, mi rammarico, in particolar modo, del fatto che il rappresentante della ConfCommercio esprima un giudizio
così poco lungimirante circa la riqualificazione del centro storico e dei suoi vicoli, come anche sulla realizzazione del sottopasso di San Rocco”. Se il primo cittadino, sebbene lasci aperta la porta del confronto, manifesta nelle sue parole una vena di amaro risentimento,
anche il segretario della sezione bastiola del Prc, Amelia Rossi, dichiara la piena disponibilità del suo gruppo politico nei confronti di commercianti, cittadini, politici e amministrazione comunale, mettendo pero qualche puntino sulle “i”. “Negli anni il Prc ha sempre
cercato di far emergere i problemi di questa città, venendo per questo motivo definito il partito del no e del contro rispetto a un’idea di sviluppo economico che era condivisa dalla maggioranza della popolazione e degli operatori economici, compresi i commercianti”.
Alberta Gattucci

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