Confcommercio Un duro attacco ai politici della città

 
— BASTIA —
SI È INSEDIATO due mesi fa alla guida della locale Confcommercio dando segnali di pacatezza e di dialogo, ma di fronte al silenzio e all’indifferenza il presidente Sauro Lupattelli (nella foto) dismette i panni ‘pacifisti’ per richiamare l’orgoglio dei bastioli, che sembra dimenticato. Nel mirino della maggiore associazione dei commercianti sono i politici. «Una città con una amministrazione latitante ed una opposizione inesistente. Dove sono i politici — rincara Lupattelli — di destra e di sinistra ai quali abbiamo dato il voto per governare Bastia, compresi quelli che cambiano bandiera?». Poi elenca le cose che non vanno: «La città è bloccata a causa dei lavori al sottopasso di via San Rocco per non averlo voluto fare 500 metri più in là in via Irlanda, si vede realizzare un rifacimento dei vicoli prima della ristrutturazione delle case e si dà risalto all’illuminazione del conservone come fosse il problema più grande di Bastia. Per i bastioli residenti ed imprenditori i problemi sono ben altri — sottolinea il presidente della Confcommercio — ma questa classe dirigente sta dissipando le prerogative di Bastia, un patrimonio di risorse umane con la caratteristica di intuito, laboriosità e spirito di impresa che l’hanno resa famosa».
Lupattelli invita i responsabili della cosa pubblica ad abbandonare le iniziative fine a sé stesse per aprire un tavolo con tutti i soggetti attivi della città «per disegnare la Bastia del futuro, la Bastia dei futuri cittadini e dei futuri commercianti». Inevitabile il confronto con Assisi. «I nostri vicini fino a qualche anno fa ci invidiavano, ora invece ci considerano l’esempio da non imitare. Bastia ha bisogno di amministratori che pensino in grande e in questo momento sembra non ci siano. Questa — conclude il presidente della Confcommercio — è la differenza tra gli attuali politici e quelli che avevano lanciato Bastia ai vertici della Regione».
m.s.

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