Si è svolto mercoledì 18/06 il Consiglio Comunale aperto a tutta la cittadinanza, con ordine del giorno “Le scuole e il territorio”. Presenti alla serata numerose rappresentanze del mondo della scuola, come l’Assessore regionale Maria Prodi, ed altri illustri esponenti, sia a livello provinciale che comunale.
Un dibattito interessante e molto intenso, carico di un’insolita concretezza, che con il brillante apporto dell’assessore alla cultura Giuseppe Belli e le proposte degli “addetti ai lavori”, ha permesso di mettere in luce alcune prime ipotesi progettuali di alto spessore tecnico, sociale e culturale per la città di Bastia. Importante è stato anche l’apporto dei cittadini, perlopiù genitori, con spunti di riflessione molto stimolanti.
Il Gruppo Consiliare del Pd sottolinea la scelta della politica bastiola di voler stare sempre vicino al cittadino, di essere al suo servizio, di esserne lo strumento finalizzato al soddisfacimento delle proprie esigenze. Anche le scuole, quindi, sono state pensate e gestite sulla base di questi criteri: le scuole di quartiere sono state ampliate e ristrutturate perché potessero essere “a portata di genitore”.
Secondo i Consiglieri Comunali Carlo Castellini ed Erigo Pecci, la scuola di quartiere garantisce infatti un ambiente più famigliare e di più facile socializzazione per chi risiede nelle adiacenze, oltre a consentire sul piano logistico una migliore funzionalità per quanti devono accompagnare presso tale struttura i propri figli.
È per tali motivi che la proposta fatta dall’opposizione di creare un polo unico scolastico si ritiene non vada nella direzione di rispondere alle esigenze della popolazione.
In particolare, secondo Pecci, per quanto riguarda il problema delle scuole medie e la loro collocazione geografica sul territorio di Bastia, è evidente che l’area Deltafina non può esserne la risposta perché è un’area situata al centro della città, in una zona residenziale senza possibilità di espansione, con delle infrastrutture non idonee al traffico scolastico. Facendo una tale operazione si andrebbero a togliere le scuole medie da una zona centrale, molto trafficata e non del tutto adatta alle esigenze didattiche per portarle in un’altra area, l’ex-tabacchificio, ancor più inadeguata.
Diversamente sarebbe se le scuole medie fossero inserite all’interno della zona Franchi, presso l’ansa del fiume Chiascio. Un’area, questa, fuori dal traffico urbano, perfettamente adattabile ad ogni necessità didattica e con possibilità di fruire nelle vicinanze di numerose strutture sportive.
Anche secondo Castellini, gli indizi lanciati da diversi dirigenti scolastici portano tutti nella direzione dell’area Franchi come all’ipotesi più affascinante ai fini dell’insediamento della futura scuola media di Bastia Umbra. Occorrerà poi ragionare sulle varie alternative possibili, quali ad es. scuola media unica e semplice sdoppiamento delle direzioni didattiche oppure, ipotesi a mio avviso ancor più suggestiva, realizzazione di due nuovi istituti comprensivi.
Ad ogni modo sotto tale aspetto ritengo importante che, nei prossimi mesi, il dibattito che verterà sulla futura politica scolastica del ns. territorio ed il progetto dell’area Franchi assumano dinamiche simmetriche e sovrapponibili. Più in generale, rispetto ai tagli continuamente prospettati dalle finanziarie dei vari governi nazionali, le quali rischiano di incidere negativamente sulla possibilità del ns. territorio di ricevere risposte adeguate (ad es., nel prevedere futuri istituti superiori, nell’istituire un nuovo tempo pieno, ecc…), riteniamo che chi di dovere debba andare certamente a eliminare sprechi e rami secchi, inserendo però al contempo dei meccanismi di premialità per quei territori che negli anni si sono particolarmente contraddistinti per la serietà e la costanza con cui hanno investito nell’edilizia scolastica e per l’efficienza della proprie politiche scolastiche.
CARLO CASTELLINI
Capogruppo PD in Consiglio Comunale
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