BASTIA LA CONSULTA DEL LAVORO E DEI CONSUMATORI DEL PD AVEVA PRESO POSIZIONE A FAVORE DEL TRASLOCO
FINALMENTE si apre, sia pure timidamente, il dibattito sul cosiddetto progetto Franchi presentato lo scorso ottobre dalla famiglia alla città e all’amministrazione comunale. Si tratta del piano urbanistico, messo a punto dall’architetto Salgado, e del trasferimento del sito industriale dall’area attuale adiacente al centro storico ad un terreno ex agricolo nella frazione di Ospedalicchio.
L’operazione è prevista da una convenzione Comune-Franchi firmata nel luglio 2005. La Consulta Lavoro del Pd, nei giorni scorsi, ha preso posizione sulla vicenda manifestando apprezzamento per quanto ha fatto e sta facendo l’amministrazione comunale.
Il Pd auspica un’operazione trasparente rivolgendosi all’amministrazione comunale, che non dia adito a speculazioni edilizie, e per evitare ricatti di qualsiasi genere suggerisce «un percorso di garanzia in cui siano indicati gli atti che vanno compiuti dai vari soggetti».
Indicazioni nient’affatto apprezzate dal coordinatore di Forza Italia Francesco Fratellini che chiede al Pd di spiegare in modo esplicito di quali ricatti si sta parlando. Inoltre, critica la richiesta del Pd all’azienda Franchi di rafforzare le dimensioni d’impresa e la compagine manageriale. «Sono questioni — rileva Fratellini — che riguardano l’autonomia d’impresa, che in quanto privato imprenditore non può essere sottoposto al gradimento né dei partiti, né delle istituzioni». Fin qui la polemica.
Su un punto Pd e Fi sembrano d’accordo: realizzare il progetto Franchi per favorire l’attività produttiva delle Industrie meccaniche e i livelli occupazionali e al contempo realizzare la fase urbanistica nell’interesse della città.
Da qui si dovrà andare avanti ma con tempi certi, se gli obiettivi dichiarati da amministratori pubblici e partiti sono quelli effettivamente perseguiti.
m.s.
Articolo in PDF:
comments (0)
You must be logged in to post a comment.