MUSICA & GUAI
E’ battaglia sul rave party
I TIMORI «Ingestibile l’ordine pubblico»
— PERUGIA —
UN RAVE PARTY all’Umbriafiere di Bastia, da oggi fino all’alba di lunedì. E scoppia la polemica. Il Silb, il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio, non si perde in chiacchiere e boccia con un secco no la manifestazione. «Il Rave party — spiega il presidente del Silb, Enzo Muscinelli — già previsto nell’area dell’ex aeroporto di Castiglione del Lago verrà probabilmente effettuato all’Umbriafiere di Bastia. La nostra associazione, che raccoglie e rappresenta tutti i locali da ballo e discoteche del territorio, si sente in dovere di esprimere le proprie perplessità sull’opportunità di realizzare un Rave party che durerà dalle 18 di sabato alle 6 di mattina di domenica, per poi riprendere alle 18 della domenica fino alle 6 di mattina di lunedì. Questo tipo di manifestazione, per quanto accuratamente organizzata e al di là della volontà dei promotori, si porta dietro, sempre e comunque, grossi problemi inerenti la sicurezza dei partecipanti, i quali per poter reggere ad un tour de force di quel tipo, non possono che ‘aiutarsi’ in tutti i modi possibili ed immaginabili».
E’ ALLARME, dunque. «Dobbiamo inoltre riscontrare — prosegue Muscinelli — che mentre i locali da ballo vengono costantemente e anche giustamente controllati da Asl, Nas, Ispettorato del lavoro, Siae e forze dell’ordine, questo tipo di eventi, dato che nascono e muoiono nell’arco di un fine settimana, esulano da tutti i controlli, risultando una sorta di porto franco sotto tutti i punti di vista. E’ evidente come nell’intenzione degli organizzatori ci sia la volontà di trasformare l’Umbriafiere nel più grosso locale d’Italia (quasi 5000 persone di capienza) e con l’orario più ampio sia mai stato concesso ad un locale da ballo in deroga a qualsiasi normativa. E non ci si può celare dietro i limiti sull’orario pubblicizzato, perché sarà difficile rispettarlo, sia a causa della scaletta degli interventi degli ospiti sia perché, se l’affluenza sarà corrispondente alle aspettative, mi chiedo come sarà possibile mandare via la clientela che ha pagato un biglietto per essere nel locale dalle 6 alle 6 e che quindi ha giustamente diritto di veder soddisfatte le proprie aspettative. A quel punto si dovrà andare avanti, per motivi d’ordine pubblico. Crediamo che ci siano motivi più che validi per riflettere a fondo prima di dare spazio a iniziative di questo genere».
Ma più che rave party è appropriato parlare di Festival di musica dance, considerando che un appuntamento di tale portata è stato ampiamente pubblicizzato, con nomi di deejay conosciuti negli ambienti house a livello mondiale. Fino a qualche tempo fa, ma ancora oggi esiste qualche caso più sporadico, giovani un po’ troppo «vivaci» si davano appuntamento in posti in cui, talvolta senza fermarsi, riuscivano a ballare musica assordante per ore e ore. Con tutti gli inconvenienti del caso, primo fra tutti l’ecstasy che circolava. Quella che non dovrebbe arrivare a Bastia, per un appuntamento molto pubblicizzato sul quale non mancherà di certo l’attenzione delle forze dell’ordine.
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