Cim e scuola in un progetto sulle malattie mentali

BASTIA UMBRA (a.g.) – Centro di igiene mentale, istituti scolastici, cooperative sociali e amministrazione insieme per demolire il pregiudizio nei confronti della diversità. Lo staff del centro sanitario di Bastia Umbra è convinto di una cosa: il confronto educativo con i giovani studenti va portato avanti a ogni costo, perche è nella, fase dell’adolescenza che si può intervenire nei confronti del pregiudizio. La comunicazione specifica poi, per essere efficace, non deve rimanere un mondo a se stante, ma va integrata dal contesto che la circonda. Per questo il percorso che i ragazzi del Liceo psicopedagogico del Properzio di Assisi hanno affrontato relativamente alle diversità è stato sostenuto da uno sportello di ascolto, che, pur avendo luogo presso i locali scolastici, viene gestito dalla dottoressa  Paola Timi. Il servizio, aperto anche alle esigenze dei genitori, è stato accolto da tutti gli istituti superiori del comprensorio. Per ciò che riguarda il confronto con il “diverso” sono già stati portati a termine diversi progetti, dal titolo “Semi sparsi”, a significare la speranza della generazione di nuove consapevolezze, e “Chiamatemi per nome”, chiave di lettura che spinge a evitare appellativi impropri e controproducenti nei confronti della relazione tra individui. I ragazzi del liceo assisano hanno avuto modo di frequentare i laboratori del centro di igiene mentale bastioli, dove, lavorando gomito a gomito con i “diversi” hanno avuto l’opportunità di chiarire numerosi dubbi.

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