Ieri la giornata conclusiva che ha visto la premiazione di due storici espositori, sempre presenti sin dal 1969

Il presidente di Umbriafiere, Bogliari: “Punto di riferimento nazionale”


BASTIA UMBRA – Sono stati oltre 60mila i visitatori della 40/a edizione di Agriumbria che si è chiusa ieri all’Umbriafiere di Bastia Umbra. “E’ stato un successo molto importante che va oltre i valori della precedente edizione, già di rilievo – ha detto il presidente di Umbriafiere Spa, Lazzaro Bogliari – e conferma il livello della rassegna, punto di riferimento per l’agricoltura a livello nazionale”.
Agriumbria gode di ottima di salute quindi e può costituire un traino per l’agricoltura umbra che, come quella italiana, oscilla tra luci e ombre. E’ quanto è stato affermato nel corso dell’ultimo appuntamento convegnistico svoltosi nel centro congressi di Umbriafiere. Nella giornata conclusiva della manifestazione, si è svolta una breve cerimonia per festeggiare questo evento e fare il punto della situazione del comparto agricolo. “Agriumbria è cresciuta sempre di più negli anni con l’apporto delle istituzioni, delle associazione agricole e dei produttori – ha detto Lazzaro Bogliari – ed è una manifestazione di grande successo”. Per il preside della facoltà di Agraria, Francesco Pennacchi, “Agriumbria è una festa popolare che raccoglie intorno a sé l’agricoltura non solo umbra. Il settore sta affrontando però un grande cambiamento”. L’assessore regionale all’agricoltura, Carlo Liviantoni, ha posto l’accento sulla sfida odierna per l’agricoltura dei paesi dell’Ue che “deve puntare sui prodotti di qualità rispetto alle sfide internazionali in atto”. Sono intervenuti anche i rappresentanti di Coldiretti, Copagri e Confagricoltura.
Al termine del breve incontro, sono stati premiati due storici espositori di Agriumbria che dal 1969, primo anno della manifestazione, sono stati presenti ininterrottamente: Sandro Tortoioli, che presenta attrezzature per il giardinaggio, e Franco Tortoioli, che espone macchine agricole. Tra le noti salienti di Agriumbria 2008 va ricordato anche il monito lanciato sabato durante il convegno sull’informazione in agricoltura, con il comparto agroalimentare che ha chiesto ai media un’informazione responsabile.
“Si parla fin troppo spesso del prodotto finito, dalla bottiglia di vino a quella di olio – ha detto Sandro Capitani curatore del settimanale Speciale Agricoltura del Gr1Rai – ma poco del lavoro che c’è dietro, del rischio dell’allevatore o del contadino”. Il presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, ha richiamato la necessità di un’informazione “responsabile” ricordando anche la questione della mozzarella di bufala al centro dell’attenzione dei media.
“In questi giorni sono state date le informazioni più contraddittorie possibili – ha osservato Marini – da parte di varie istituzioni, a livello internazionale e nazionale e questo ha comportato un grave colpo all’immagine del made in Italy”.

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