LA ‘QUERELLE’ sullo sviluppo della rete commerciale non si è chiusa con la tregua stabilita tra la giunta Lombardi e le due principali associazioni di categoria (Confcommercio e Confesercenti), che hanno stabilito un percorso condiviso per arrivare alla stesura di un documento comune. La questione è politica e le minoranze sono insorte.
Prima Rosella Aristei, capogruppo delle ‘civiche’, per irridere alla contraddittorietà delle posizioni manifestate nel giro di pochi giorni dall’assessore al comparto Tabarrini.
Poi Forza Italia con il coordinatore Francesco Fratellini, che chiede all’esecutivo una linea strategica, che sappia governare lo sviluppo del commercio e al tempo stesso salvaguardare il territorio ‘molto limitato’ nelle sue dimensioni.


«L’ECONOMIA cittadina — rileva Fratellini — necessita di progetti per il suo rilancio che guardino, oltre al commercio, anche ad altri settori come i servizi al turismo, le tecnologie avanzate e i processi produttivi innovativi». Per centrare questi obiettivi, secondo il dirigente forzista, «servono amministratori con le idee chiare e sganciati da quelle logiche di potere che decidono le iniziative da prendere in base alla convenienza politica guardando solo al consenso elettorale». Manca una strategia per il futuro e, sottolinea ancora Fratellini, «si va avanti senza instaurare il necessario dialogo con i territori limitrofi che, invece, dovrebbero ‘fare squadra’ per evitare inutili doppioni di attività nel giro di poche migliaia di metri, a danno di tutti».
La partita a Bastia si giocherà sulle aree di recupero nel centro urbano e il coordinatore forzista propone di individuare percorsi e soluzioni in grado di proiettare i commercianti bastioli verso il futuro favorendo la loro aggregazione, magari attraverso la costituzione di un consorzio per la gestione delle aree di recupero.
m.s.



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