Continua con successo a Bastia Umbra la stagione di spettacoli. In programma altri quattro appuntamenti
DANILO NARDONI
BASTIA UMBRA – La continuità artistica, grazie alle scelte fatte per i nuovi spettacoli, è la caratteristica più evidente della Stagione del Teatro Esperia di Bastia Umbra. La proposta della rassegna, anche in questa edizione, è contraddistinta dalla volontà da parte degli organizzatori di portare sul palcoscenico del teatro un cartellone originale e che in qualche modo si differenzia rispetto alle offerte artistiche degli altri teatri umbri.
La stagione teatrale, che ha preso il via alla fine del gennaio scorso, è organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bastia Umbra, con la consueta direzione artistica della Compagnia Atmo. Il palco del Teatro Esperia ha così iniziato ad accogliere appuntamenti teatrali di grande rilievo, rappresentati da alcuni dei nomi più prestigiosi del panorama artistico italiano.
L’apertura del cartellone è stata affidata allo spettacolo “Metodo Gronholm” con protagonista Nicoletta Braschi, conosciuta anche per essere la moglie del grande Roberto Benigni.
Tanto che, proprio il giorno dello spettacolo della Braschi, Benigni ha fatto una bellissima sorpresa al pubblico del Teatro Esperia accompagnando, seduto in platea, la propria compagna durante la performance teatrale in programma a Bastia Umbra. Nel mese di febbraio, inoltre, sono andati in scena altri due spettacoli, entrambi con la consueta grande partecipazione da parte del pubblico dell’Esperia. L’8 febbraio è stato rappresentato “Otello” di William Skakespeare con Andrea Giordana per la regia di Giancarlo Sepe. L’eclettico Beppe Barra, straordinario cantante ed attore, è stato ospite della rassegna il 19 febbraio con lo spettacolo “Io, Eduardo Scarpetta qui rido io”, per la regia di Giuseppe Sollazzo.
Anche questo mese prevede in cartellone due spettacoli. Mercoledì prossimo toccherà a “Siamo poveri di mezzi”, di e con i Turbolenti, uno show che attinge a piene mani dall’esperienza catodica del quartetto. Infatti, se l’occasione che tanti artisti aspettano è quella di mettere in piedi una propria trasmissione tv, ai Turbolenti capita di più: la possibilità di programmare e realizzare un intero palinsesto televisivo.
Il budget molto ridotto però li costringerà ad essere “limitati”, e a rivedere i loro piani. In una confusione mediatica, di ruoli e gag, in questo divertente spettacolo si parla il linguaggio della televisione attraverso le varie forme dell’intrattenimento di oggi, con i suoi aspetti grotteschi e surreali.
Martedì 18 marzo, invece, Pippo Franco interpreterà “Il Marchese del Grillo”. L’adattamento teatrale della celebre commedia è di Massimiliano Giovannetti e Claudio Pallottini, per la regia dello stesso Pippo Franco. Il capolavoro di Mario Monicelli diventa così finalmente anche un’opera teatrale. Nei panni del marchese burlone, intraprendente e a volte sfacciato, ma allo stesso tempo un nobile che crede nell’onestà e nei valori umani, troviamo Pippo Franco. Insieme a lui sul palco ci saranno altri otto compagni di viaggio che daranno vita ancora una volta a questo capolavoro italiano.
I nove personaggi sulla scena sono tutti molto familiari al pubblico che conosce le vicende di casa del Grillo: Artemia, sposata con il marchese e perennemente insoddisfatta del suo matrimonio; Oronzo del Grillo, fratello minore di Onofrio, monsignore avido e senza scrupoli; Leopoldo del Grillo, figlio unico di Onofrio; Fiorone de’ Fioravanti, in casa del Grillo da generazioni ne amministra i beni; Ricciotto, il fidato servo e complice del Marchese; Faustina, la bella plebea innamorata di Onofrio; e poi ancora Abramo Giannino, Aronne Piperno, Papa Pio VII. Tutti danno vita ad una serie di colpi di scena e di complotti che il marchese, forte delle sue burle, smaschera con puntuale precisione, persino il giorno della sua morte. Il resto si scoprirà in teatro, nella continuazione delle vicende del famoso marchese. Gli appuntamenti di aprile si apriranno (il giorno 3) con lo spettacolo “Cose turche” di Giorgio Centamore, con Rossana Carretto, Pia Engleberth, Alessandra Sarno, per la regia di Enzo Iacchetti.
C’è molto da vedere, da dire e da ridere quando le donne si ritrovano a parlare tra di loro in grande libertà. È quello che accadde in “Cose turche”. I discorsi “tra femmine” sono sempre appartenuti alle leggende e alla fantasia del mondo maschile, ma finalmente li vedremo rappresentati dalle migliori interpreti del teatro comico.
Com’è d’abitudine quando si trovano in un ambiente a loro esclusivo uso, tre donne in un bagno turco avvolte dal vapore sciolgono remore e freni inibitori esprimendo punti di vista, raccontando episodi e interpretando ruoli, personaggi ed esperienze a dir poco esilaranti.
Nasce così tra loro un’amicizia profonda di quelle che frugano nell’intimo della propria esistenza, ma che si esaurisce con la magia del momento, quando abbandonano quel posto.
Gli appuntamenti della Stagione del Teatro Esperia di Bastia Umbra si concluderanno il 9 aprile con lo spettacolo “Prossime Aperture” di e con Andrea Rivera.
Articolo in PDF:
comments (0)
You must be logged in to post a comment.