BASTIA LA DISPUTA

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Margherita ‘di traverso’ E il neo-Pd fermo al palo



LA MARGHERITA non molla. Il direttivo dei ‘rutelliani’ contesta la legittimità del nuovo Partito democratico e, senza mezzi termini riferendosi alle nomine dei giorni scorsi, parla di direttivo «pseudo Pd» locale. In un comunicato stampa tiene a sottolineare, «anche a beneficio delle segreterie provinciale e regionale del Pd, che la Margherita a Bastia non ha dato la disponibilità alla costituzione locale dei relativi organismi». Mancando la componente politica cattolico-democratica, rappresentata dalla Margherita, il Pd non sarebbe legittimato ad operare senza il pilastro fondamentale su cui cresce l’impalcatura del Partito democratico. Il motivo del contendere è sempre lo stesso, irrisolto da tre mesi, da quando il sindaco Francesco Lombardi ha licenziato l’assessore all’Urbanistica Giorgio Antonini, in quota Margherita, senza offrire soluzioni condivise e richieste dai ‘rutelliani’ come condizione irrinunciabile per la ripresa della collaborazione: «Un riequilibrio sostanziale della Giunta, al fine di limare l’egemonia dei Ds». «Abbiamo comunque fiducia e restiamo in attesa — sottolineano i responsabili della Margherita — che il direttivo del ‘pseudo-Pd’ prenda le distanze dai metodi e dai modi di fare coalizione dell’amministrazione Lombardi e che soprattutto chieda al sindaco di spiegare i motivi che lo hanno costretto a rimuovere due assessori all’Urbanistica non Ds in poco più di un anno (prima di Antonini era stata licenziata Clara Silvestri, ndr)». C’è attesa per le decisioni del sindaco sulla delega all’Urbanistica, che Lombardi da dicembre ha tenuto per sé. «Ci interessa capire se — conclude il direttivo dei ‘rutelliani’ — verrà compiuto il piano Ds avviato da tempo, per riappropriarsi di questa delega».
m.s.

 


 

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