L’INIZIATIVA Partecipa la scuola secondaria “Antonietti”


BASTIA UMBRA – Le classi II A e H della scuola secondaria di primo grado “Colomba Antonietti” hanno aderito al progetto pilota della associazione Pro Loco Bastia Umbra “21 storie sullo sfondo della diversità”.
La scuola intende proporsi come “officina” di nuove discipline ed esperienze che sappiano coinvolgere gli studenti e farli riflettere su manifestazioni sempre più dilaganti di bullismo, di indifferenza, di non accettazione e incomprensione verso l’altro. Tale percorso intrapreso è interattivo tra la lettura e la discussione del libro uscito di recente sulla diversità e sul bullismo “21” , collegato ad un’esperienza teatrale guidata dall’esperto Luca Sargenti. In questi giorni gli studenti hanno incontrato gli autori del libro, per un confronto aperto. Alla serata sono intervenuti Georg Maag e Valentina Oliva, gli autori, la psicologa Laura Pizzicori in rappresentanza del centro di riabilitazione di Bastia, l’assessore ai servizi sociali Nadia Cesaretti, la presidente della Pro Loco Daniela Brunelli, l’esperto Luca Sargenti, il preside Giuseppe Santino e naturalmente gli studenti e le famiglie. “Paure, diversità, uguaglianza, uniformità, l’altro, rispetto, bullismo, conoscenza, integrazione”: queste sono le parole e le situazioni che le contestualizzano, su cui i giovani e gli autori hanno riflettuto e discusso, in un confronto aperto e costruttivo, sapendosi mettere in gioco. Punto di partenza sono state le storie toccanti lette nel libro e i sentimenti emersi.
A conclusione dell’incontro tutti gli intervenuti sono stati concordi nell’affermare che le differenze individuali sono una ricchezza che va valorizzata. Come hanno affermato gli autori stessi, i giovani hanno ancora tanto da scoprire ed apprendere, ma è importante che all’interno della scuola sia iniziato un percorso che conduca gli studenti ad acquisire una maggiore consapevolezza su tali tematiche, per superare stereotipi e pregiudizi al fine di conoscere l’altro per accettarlo e valorizzarlo, perché la conoscenza riduce la diversità. Ecco allora che l’accoglienza., l’integrazione sono un cambiamento reciproco, un processo aperto e correlato con il riconoscimento, l’assunzione dell’identità e delle conoscenze integrate.
Roldano Boccali

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