L’Anva Confesercent: “Ne mercat convenenza e garanza d prodott genuni”
Frutta acquistata al bancone del mercato settimanale al prezzo di un euro. Questa la promozione che molti venditori ambulanti umbri hanno lanciato per indurre le famiglie a non ridurre i consumi di frutta e verdura, pure in questi tempi in cui in molti sono costretti a stringere la cinghia.
“Acquistando al mercato si risparmia. E poi si possono trovare prodotti genuini e locali, buonissimi e di qualità”. E’ l’appello che giunge da Vigen Goucherians, presidente di Anva Umbria, l’Associazione nazionale dei venditori ambulanti. Un settore che, come spiega l’associazione, in Umbria sta conoscendo un incremento, proprio mentre il commercio tradizionale, negli ultimi dieci anni, è andato incontro ad una contrazione. Attualmente in Umbria sono 1.797 i venditori ambulanti (1.071 da posto fisso e 726 da posto mobile). Gli addetti, complessivamente, sono 3.087. Nel 2005 gli operatori ambulanti erano 1.728, con 2.960 addetti.
Numeri che mostrano un settore in salute. Che quindi si va organizzando maggiormente e che chiede attenzione da parte delle istituzioni. “Servono investimenti, occorre che le amministrazioni comunali – spiega il segretario Rocchi – riprendano a riqualificare gli spazi ed i servizi destinati ai mercati. Soprattutto nei piccoli centri ci sono delle criticità”.
Ma problemi che ne sono anche in “piazze” importanti, come a Foligno, dove gli ambulanti hanno chiesto all’amministrazione comunale dispostare il mercato per rivitalizzarlo ed a Todi, dove non ci sono spazi adeguati ed il settore non riesce a decollare.
Anva Confesercenti sta chiedendo ai Comuni dei mercati straordinari le domeniche ed i festivi. Quattro l’anno, per rilanciare un settore che potrebbe anche offrire un servizio dal punto di vista turistico. Anche per questo Confesercenti ha elaborato una guida dei mercati che sarà distribuita negli alberghi dell’Umbria.
Tra le priorità dell’Anva, la lotta all’abusivismo con la richiesta di maggiori controlli da parte della Polizia municipale (citato il caso di Bastia, dove è stato scovato un venditore che vendeva merce contraffatta) ed attività di formazione rivolta agli operatori del settore.
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