BASTIA RICOSTRUZIONE POST-SISMA  
 
— BASTIA —
E’ UN PERCORSO tutto in salita quello del recupero architettonico e di restauro conservativo dei monumenti danneggiati dal sisma del 1997. Alcune cose sono state fatte, altre ancora da realizzare per completare un’operazione che porti a ridare ai bastioli, ma anche ai turisti, l’uso e il godimento di strutture pubbliche ereditate dal passato. E’ quasi completato il recupero dell’ex rocca baglionesca, oggi monastero benedettino, sono terminati i lavori di restauro conservativo della chiesa di Santa Croce nella centrale piazza Mazzini, ma devono ancora essere finanziati gli interventi di rifinitura (impianti e tinteggiature), tanto che la chiesa è ancora oggi chiusa. Buone speranze ci sono per il futuro di Sant’Angelo, la chiesa più antica della città nel cuore della vecchia ‘insula’.
Il Comune, dopo averla rilevata dai privati ai quali era stata ceduta negli anni Sessanta, ha ottenuto dalla Regione stanziamenti destinati ai beni culturali, aggiungendo un finanziamento proprio che sarà sostenuto dai proventi dell’imposta di scopo istituita da quest’anno. E’ il traguardo di un lungo percorso auspicato dall’associazione «Teatro dell’Isola Romana», nata alcuni anni fa proprio per sostenere il recupero di monumenti locali. In particolare la chiesa di Sant’Angelo che, come è stato sottolineato domenica scorsa nell’assemblea dell’associazione che conta quasi 300 soci, può contribuire a riportare la vita culturale e sociale nel centro storico. Una scommessa per il presidente avvocato Giampiero Franchi che ha voluto richiamare l’attenzione dei bastioli, vecchi e nuovi, a difendere la memoria storica curandone le testimonianze.
m.s.

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