DOPO una lunga serie di contrasti con la giunta comunale e con i vertici del Pd, i rappresentanti della ex Margherita bastiola escono dal Partito democratico e si collocano all’opposizione. Con una nota ufficiale i contestatori di radice centrista rilevano che “la sofferta decisione è determinata dalla posizione ostinatamente egemone pretesa dai Ds che anche alle elezioni per la costituzione degli organi hanno posto in essere comportamenti ispirati ad un centralismo democratico di antica memoria, tesi a costituire un direttivo caratterizzato dalla massiccia presenza dei diessini, concedendo, bontà loro, una inconsistente ospitalità alla componente della Margherita”. I firmatari del “divorzio” rilevano come “la prova muscolare abbia trovato riscontri anche nel comportamento del sindaco che ha revocato la delega di assessore all’Urbanistica al rappresentante della Margherita, reo, forse, di pretendere un’eccessiva trasparenza nella predisposizione di tutti gli atti urbanistici”.

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