Si decide il futuro del cuore pulsante di Ospedalicchio
Zona pedonale oppure aperta al traffico?
BASTIA UMBRA – Quale sarà il prossimo futuro per la piazza della frazione di Ospedalicchio? E’ da considerarsi valido il progetto presentato alla cittadinanza mesi fa dall’architetto Monia Giacanella Bugiantella, o piuttosto è più attendibile quello illustrato da alcuni privati lunedì 28 gennaio? Entrambe le occasioni si sono tenute presso la rinnovata sala parrocchiale del paese, alla presenza del sindaco, Francesco Lombardi, e dell’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi; allora, si domandano i cittadini, qual’è l’aspetto che prenderà la piazza centrale di Ospedalicchio? Le due ipotesi si distinguono l’una dall’altra per scelte differenti, che produrrebbero quindi effetti diversi sulla vita della popolazione e dei numerosi esercizi, pubblici e privati, che insistono sulla piazza. Una, quella realizzata dall’architetto Giacanella su commissione dell’amministrazione comunale, si sviluppa in conformità con la storicità del luogo e quindi, come è tuttora, mantiene la piazza aperta al traffico e in parte utilizzabile come posteggio; l’altra, presentata da tecnici locali su iniziativa privata, propone invece una piazza destinata a grande isola pedonale, quasi del tutto preclusa al traffico e alla sosta. Questa seconda ipotesi, presentata al pubblico durante l’assemblea che si è svolta lunedì 28 gennaio, ha destato non poche osservazioni da parte dei residenti del centro ospedalicchiese, che hanno espresso opinioni in merito alle proprie aspettative. “Chiudere la piazza – hanno commentato i cittadini – equivarrebbe a ridurla a dormitorio. La piazza deve essere sì riqualificata, ma tramite un arredo urbano che sia studiato per valorizzare i momenti di aggregazione, continuando a rimanere un luogo aperto alla vita di un centro paesano e salvaguardando le attività commerciali, artigianali, professionali, di accoglienza e ristorazione che contribuiscono a vivacizzarla”. E in effetti molti dei cittadini, oltre che a desiderare di mantenere la comodità di poter posteggiare la propria automobile proprio sotto casa, si augurano anche di poter continuare a mantenere in vita attività professionali che, senza il movimento di viabilità, rischierebbero probabilmente di chiudere i battenti. Quindi, cio che risulta chiaro ad oggi, e che è facilmente costatabile da chiunque, è che la piazza necessita urgentemente di un intervento di manutenzione straordinaria, che restituisca al salotto del paese un aspetto gradevole, da tempo perduto; il modus operandi pare sia ancora da stabilire.
Alberta Gattucci
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