Diferenze nelle dimensioni soprattutto per quanto riguarda il setore del commercio
Nela città di S. Francesco sono state registrate 2.469 aziende
MATTEO BORRELLI
ASSISI – Assisi batte Bastia per la presenza di imprese. Il dato emerge dall’Annuario statistico dell’Istat. La differenza, tuttavia, non è particolarmente eclatante. Basti considerare che ad Assisi sono state registrate 2.469 aziende contro le 1.990 di Bastia.
Due territori molto vicini tra loro, anche se con grandissime differenze, in cui è almeno secondo i dati riportati dall’Istat, molto diffusa la vocazione industriale. Per quanto riguarda, infatti, l’industria in senso stretto ad Assisi hanno sede 312 aziende contro le 300 di Bastia.
Per quanto riguarda la costruzioni, invece, Assisi,con 353 aziende batte di gran lunga Bastia che ne conta invece 245.
Come si spiega il fenomeno? Innanzi tutto con il fatto che ad Assisi, anche in virtù del dopo terremoto e dei danni provocati dal sisma del ’97, le costruzioni sono state per anni un settore particolarmente attivo e hanno avuto una grandissima crescita. L’incremento, infatti, è stato registrato proprio negli ultimi dieci anni ed è probabile che nel prossimo periodo, ora che la ricostruzione è terminata, subirà una forte battuta di arresto. Anche nel commercio la città di San Francesco batte quella del Palio di San Michele. Ad Assisi, infatti, sono stati registrati 688 negozi contro i 599 di Bastia. Lo stesso è per gli alberghi e i ristoranti (283 a 87).
Questi due dati sono facilmente spiegabili con la diversa capacità di attrazione turistica delle due realtà. Ad Assisi, infatti, grazie alla massiccia presenza di visitatori, nel corso degli anni, sono state aperte molte attività commerciali soprattutto dedite alla vendita di souvenir e di altri articoli del genere. Si tratta in genere di attività di modesta dimensione. A Bastia, invece, l’offerta dei generi in vendita è notevolmente più vasta e ha anche attività più grandi, come dimensioni e numero di addetti. Anche il numero di alberghi e ristoranti è legato alla presenza massiccia di turisti nella città di San Francesco. La crisi di alcune strutture, due in particolare, che si trovano nel territorio di Assisi, l’Hotel Subasio e il Cenacolo Francescano, tuttavia, non hanno di fatto intaccato il settore. Anzi, non c’è paura per il futuro degli alberghi e dei ristoranti. Lo stesso consorzio che raggruppa gli albergatori ha dichiarato che non ci sono ripercussioni e che si tratta di due casi isolati. Unico dato che testimonia la crisi è dato dalla ricerca di lavoro da parte dei dipendenti delle strutture che hanno presentato domanda al Consorzio. Per quanto riguarda le attività finanziarie, invece il numero di Bastia è superiore a quello di Assisi (39 e 30). Parità, invece, per le aziende che si occupa no di servizi alle impre se (453 Assisi e 452 Bastia). Due realtà profondamente diverse ma che hanno al loro interno una certa vivaci tà economica e, sopratutto, una grande capacità di sviluppo e di crescita.
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