Sono stati raccolti dai vigili del fuoco e portati in aeroporto
Effettuato il riconoscimento delle salme
PERUGIA – I resti dell’aereo Cessna 172 recuperati in località Sterpaccio di Costano nelle campagne di Bastia Umbra ai confini con il territorio del Comune di Bettona, sono stati prelevati dai vigili del fuoco, anche con l’ausilio di una piccola gru, è portati in un hangar dell’aeroporto di Sant’Egidio, dove sono a disposizione della magistratura perugina e degli. esperti dell’Ente nazionale per la sicurezza del volo che stanno indagando sulle cause che hanno provocato lo schianto del veivolo e che sono costate la morte al pilota Antonino Sarica di 59 anni e alla sua allieva, Noemi Moscetta di 23 anni, entrambi di Roma. I familiari delle due vittime, saliti in Umbria per la dolorosa incombenza, hanno effettuato il riconoscimento ufficiale delle saline. Sarica era un ufficiale della guardia di Finanza ed aveva comandato a Pratica di Mare, i veicoli del suo corpo. Noemi Moscetta era una giovane appassionata di volo che lavorava per AirOne e che sognava di diventare pilota di linea. L’incidente si è verificato durante le procedure di avvicinamento allo scalo perugino, dove se le condizioni lo avessero permesso, il velivolo sarebbe atterrato o avrebbe simulato l’atterraggio virando poi per rientrare a Roma. Nella zona limitrofa all’aeroporto il Cessna ha impattato al suolo perdendo dopo pochi metri il motore mentre i pezzi della carlinga con i due corpi sono stati proiettati ad alcuni metri. Altre parti sono state rinvenute ad alcune decine di metri dal punto di contatto. Le ricerche sono state rese difficoltose dalla presenza di una fitta nebbia che gravava sulla zona e dalle scarse segnalazioni (nella zona per un raggio di alcuni chilometri non esistono abitazioni). Nessun allarme è pervenuto dai sistemi di, bordo. Le ricerche sono state condotte dividendo la zona del presunto incidente in più settori e percorrendo le poche strade di campagna esistenti con il concorso di personale e mezzi dei Carabinieri e della Polizia di Stato e di alcuni volontari. Il ritrovamento è avvenuto ad opera dei VVF che hanno subito avvertito il personale dell’Arma dei Carabinieri e della Polstato e del personale del 118 che ha formalmente constato la morte dei due occupanti. Sulle cause dell’incidente si ipotizza che il ghiaccio (seguito alla condensa della nebbia) abbia impedito il flusso della
benzina dal carburatore al motore.
Ecb
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