IL DECOLLO A ROMA, L’IMPATTO NELLE CAMPAGNE UMBRE
— PERUGIA —
DOVEVA essere un volo di prova per imparare a pilotare. Si è trasformato in una tragedia. Un’allieva e il suo istruttore sono morti dilaniati dall’impatto e probabilmente dalle lamiere del Cessna 172 — un aereo da turismo a sei posti — che si è schiantato intorno alle 18.15 nelle campagne umbre, in località Cipresso, tra Bastia Umbra e Torgiano. L’aeromobile della scuola volo di Roma Urbe era partito dall’aeroporto capitolino alle 16.45 diretto allo scalo perugino di Sant’Egidio, con a bordo Noemi Moscetta, 24 anni, e Antonino Sarica, 60 anni, di Roma (ma le vittime dell’incidente non sono ancora state identificati). Era un volo programmato: nella capitale c’era il sole ma una fitta nebbia avvolgeva la valle umbra. Tanto che il pilota della Ryanair in arrivo a Perugia da Londra aveva dovuto rinunciare.
LA TORRE di controllo di Sant’Egidio era in contatto con il pilota-istruttore quando alle 17.43 ha perso il segnale. E’ scattato l’allarme. Dopo un’ora di ricerche polizia, carabinieri e vigili del fuoco hanno individuato il Ceesna in un campo: il velivolo spaccato, i resti degli occupanti straziati. La prima causa ipotizzata dagli investigatori è che a provocare il violento impatto sia stata proprio la nebbia. Il Cessna era sulla direttrice dell’aeroporto e forse si è abbassato credendo di essere vicino alla pista, anche se la manovra di atterraggio non era ancora iniziata. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta tecnica sull’incidente.
Erika Pontini e Annalisa Angelici
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