BASTIA ALL’ORIGINE DEI DISAGI ECCESSIVA PENDENZA E PAVIMENTAZIONE SCIVOLOSA
— BASTIA —
TUTTI I NODI vengono al pettine. Anche le realizzazioni, che pur offrono un’immagine accattivante di sé, generano problemi, se alla prova dei fatti non risultano valide. E’ il caso del ponte pedonale e ciclabile che attraversa il fiume Chiascio all’altezza del villaggio XXV Aprile. Provoca disagi alle biciclette, ma anche ai pedoni per l’estrema scivolosità della pavimentazione resa ancora più pericolosa dalla forte pendenza della struttura. Il ponte nelle giornate di pioggia assomiglia addirittura a uno scivolo. A segnalarlo un cittadino che ha scritto al portale bastia.it per evidenziare i rischi di un’opera pubblica, realizzata alcuni anni fa dal sindaco Bogliari con l’obiettivo di semplificare la vita ai residenti dell’area e umanizzare i collegamenti del centro storico con il quartiere di XXV Aprile. Nella stessa lettera si fa notare che nel tratto di percorso, delimitato da un filare di alberi, che attraversa l’ansa del fiume per collegare il ponte con la strada rivierasca c’è un impianto di illuminazione con ben 31 lampioni. Peccato, però, che solo 13 di essi sono funzionanti. Una carenza di manutenzione ordinaria che l’amministrazione comunale potrà risolvere con un minimo impegno. Più problematica, invece, la soluzione per l’attraversamento del ponte.
m.s.
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