In risposta all’articolo comparso nel corriere dell’Umbria del 9/01/2008
I tristi resti di un palio nell’area di San Rocco
Metallo arrugginito ed ex strutture in bella mostra



Mi domando se il giornalismo di oggi è ancora sano o è solo frutto di strumentalizzazioni ed amicizie e ciò che si arriva a scrivere non è mai una notizia verificata.
Chi scrive l’articolo sul degrado del rione San Rocco conosce la festa di Bastia?
Vi ha mai partecipato? Ha verificato lo stato degli altri tre Rioni? Si è informata su come ha funzionato nei 44 anni precedenti? Conosce le possibilità e le difficoltà di chi la gestisce in maniera non lucrosa e del tutto volontaria?
Perchè insistere nel dare un ruolo all’amministrazione nella tutela di questa manifestazione quando non ce l’ha?, E allora la Parrochia? La Regione? La Provincia? La Proloco? tutti questi attori coinvolti nell’organizzazione di tale manifestazione (RELIGIOSA) perchè non vengono mai citati o attaccati o coinvolti?
La festa del patrono appartiene ai cittadini di bastia e alle loro coscienze e disponibilità di tempo, non produce bussines, non fa politica e non vuole che la politica la strumentalizzi, diverte per un mese le persone di tutte le età che ci si avvicinano, smuove almeno 30/40 mila persone che nei 10 giorni del suo svolgimento frequentano la città ecc.



Certi giornalisti quando si inventano le cose o scrivono a pappagallo ciò che da altri gli viene dettato dovrebbero pensare seriamente di dedicarsi a qualcos’altro, ndrOvviamente nell’iter di realizzazione è compreso lo sgombro delle aree“.
La mia curiosità mi impone di chiedere a colei che ha scritto quest’articolo dove ha letto questo passaggio o da chi è stata informata delle regolamentazioni (inesistenti come del resto i stessi rioni) di questa festa.
La cittadina che segnala “il degrado” guarda caso guida un partito politico e probabilmente non ha mai pensato di potersi divertire attraverso la festa del patrono, altrimenti non si adopererebbe tanto per minarne le fondamenta.
La stessa cittadina non è solo un’abitante del quartiere ma una cittadina del rione San Rocco, una cittadina che all’interno del suo rione ha tutti i diritti degli altri e che potrebbe far sentire la sua voce e adoperarsi anche personalmente per la soluzione del problema partendo proprio dall’interno del suo rione per poi seguire le giuste strade.
Il protocollo d’intesa stipulato con il comune ha come obiettivo la realizzazione delle sedi rionali ma non tutti i rioni hanno ancora il loro spazio definitivo e non sarà possibile realizzare le sedi coperte a breve, così come non è possibile liberarsi delle strutture in ferro in quanto tutti gli anni vengono riutilizzate, e ricostruirle di sana pianta ogni anno farebbe lievitare i costi di una manifestazione che non riuscirebbe più a sostenere se stessa.
Invito la cittadina a farci sapere a noi tutti (Rionali e cittadini Bastioli) se le sue posizioni politiche e le sue battaglie per il sotto casa valgono la fine o l’imbrigliamento forzoso e quindi il probabile allontanamento e disamoramento dei rionali di questa meravigliosa manifestazione.
Ultimamente sembra che Bastia Umbra sia circoscritta a Via Irlanda ex deltafina e via San Rocco.
Chi fa politica torni ad occuparsi della città per intero
Cordiali saluti



Roberto Capocchia



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