Ad Assisi, invece, in calo sia il totale dei pagamenti che l’importo


Aumenta il numero dele cambiali, ma scende l’importo medio


MATTEO BORRELLI
BASTIA UMBRA – Bastia batte Assisi per il numero di protesti e anche per l’importo medio che ogni protestato ha a suo carico. Secondo l’ultima edizione dell’annuario statistico dell’Istat “Conoscere l’Umbria (che riporta i dati del 2005), infatti, ad Assisi ci sono stati in un anno 652 protesti contro i 1.263 di Bastia Umbra. Una differenza che è quasi della metà, ma che va letta anche in considerazione di moltissimi fattori. In primo luogo la maggior presenza di imprese sul territorio di Bastia, che permette da un alto una vivacità economica senza dubbio più elevata ma che deve sempre fare i conti con il rischio concreto di andare incontro a questo tipo di inconvenienti, soprattutto nei periodi di crisi di qualche settore.
Il numero dei protesti è dovuto anche al fatto che a Bastia Umbra vive un numero maggiore di persone rispetto al comune di Assisi.
Ma al di là di questo, nella città del Palio de San Michele, è anche molto più elevato l’importo, sia complessivo che medio, delle cambiali che non sono state pagate al momento della scadenza.
Per quanto riguarda, infatti, Assisi, i 652 protesti hanno un importo totale di 844mila 770 euro, mentre a Bastia si registra una cifra pari a 2 milioni 270mila 400 euro.
Guardando il dato medio, ogni cambiale protestata ha, per Assisi un importo che si aggira attorno ai 1.300 euro mentre a Bastia siamo con cifre molto vicine ai 1.800.
Il motivo può essere spiegato, anche in questo caso, con la presenza delle imprese che trattano cifre, magari per le materie prime a credito, molto più elevate rispetto a quelle di singole famiglie che si trovano a non riuscire a far fronte ad una scadenza.
Confrontando i dati con l’anno precedente, il 2004, si registra una notevole diminuzione per quanto riguarda il
numero dei protesti di Assisi che, l’anno precedente erano 723 contro i 652 del 2005. E’ anche in calo anche la cifra complessiva e l’importo medio. A Bastia la situazione, invece è notevolmente cambia-
ta. Il numero dei protesti è cresciuto pasasndo da 1051 a 1263 ma è diminuita la cifra totale e media di ogni singolo protesto. Basti pensare che nel 2004 la cifra totale dei protesti è stata di 2 milioni
470mila 940 euro e l’importo medio è stato di 2mila 351 euro. Una cifra particolare che mostra come la crisi economica abbia giocato un ruolo importante anche in questo particolare settore.

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