OGGI A CONGRESSO il Pd di Bastia che si riunirà al Cinema Esperia per scegliere il proprio futuro. Questo è il partito sconfitto nel giugno 2009 in una competizione amministrativa che aveva visto prevalere la sinistra in Comune dal lontano 1964 senza soluzione di continuità. La sconfitta del 2009 è stata un ‘terremoto’ per il Pd, che ha ereditato la tradizione del vecchio Pci e una parte della sinistra Dc, oggi di difficilissima identificazione. Voltare pagina, quindi, è una necessità che va ben oltre la volontà dei singoli iscritti. Il confronto, dunque, è tra la ‘continuità’ nella tradizione interpretata da Vannio Brozzi e il ‘nuovo’ impersonato dal giovane Nicolò Velini. Non contano molto le opinioni della società civile della città, per la quale se il centrosinistra vuole tornare a vincere dovrà dare segni di vera innovazione, ma le scelte degli iscritti al partito. Brozzi, politico navigato, e, guarda caso, visto con simpatia anche a destra da coloro che vorrebbero tornare ad ottenere i benefici del ‘potere pubblico strutturato’ non si nasconde più dietro intermediari, ma ha scelto di scendere in campo per lanciare il segnale che è ancora possibile riaccendere le suggestioni vincenti degli anni ‘80 e ’90. Violini, invece, ha traghettato con coraggio il partito negli ultimi dodici mesi per riposizionarlo dall’opposizione di cui due precedenti generazioni politiche avevano perduto la memoria. Una partita, dunque, che si gioca all’interno del partito, ma che non mancherà di avere effetti all’esterno qualunque sarà delle due parti a prevalere.
m.s.  
 Nazione-2010-10-31-Pag14
 

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