EX DELTAFINA Al centro della polemica anche la realizzazione del parco acquatico


Flavia Pagliochini
Bastia Umbra


È ancora l’area ex Deltafina a creare “problemi” all’amministrazione comunale, stavolta non le scuole ma il verde pubblico: quella che vedete in foto (tratta, come la segnalazione, dal sito http://www.bastiaumbra.org) è la prima parte del progetto di recupero area ex Tabacchificio Deltafina, il cosìddetto spazio rione S. Rocco.
Se il sindaco di Bastia, Francesco Lombardi, nel corso degli incontri con la cittadinanza incentrati “sul da farsi”, ha spiegato più e più volte “dell’area verde e dello spazio rione che il Comune aveva realizzato a fianco dei giardinetti di via Irlanda”, la realtà parla invece di “una discarica di rottami, ferri arrugginiti, immondizia varia, bottiglie dappertutto e tutto questo a ridosso di un giardinetto pubblico”.
Secondo il coordinatore di FI, Francesco Fratellini, “sebbene la persona responsabile della segnalazione ha probabilmente frainteso le parole del sindaco (i lavori sono in corso), è indubbio che ci sia la necessità di riqualificare le zone verdi, della città, soprattutto quelle rionali”. Ma soprattutto, perché centro per anziàni e scuole, previsti e poi cancellati nell’area ex Deltafina, vengono riproposti nell’area Franchi? Secondo Lombardi, “l’ipotesi di progetto presentata da Franchi rimane una proposta da studiare, valutare e condividere con la città, sempre con una visione di strategia e di crescita generale della città”. Non è comunque solo l’ex Deltafina a far sorgere domande: dopo l’abbattimento dell’Eden Rock, la giunta aveva parlato, per l’estate 2008, della creazione di un mini parco acquatico, che – costruito vicino alla piscina coperta – avrebbe risolto il problema del mancato servizio estivo, oltre a rappresentare un polo di attrazione per tutto il comprensorio (e, in generale, per tutta la regione). Nelle parole dell’assessore Marchi, il parco (dato per certo) avrebbe dovuto essere fornito di “vasca da nuoto, vasca per bambini, vasca con le onde, scivoli d’acqua, percorsi da utilizzare per scopi sanitari, di una la zona solarium, di una zona verde, oltre ad una struttura ristorativa e parcheggi a volontà” . Belle intenzioni che se avessero dovuto far partire i cantieri alla velocità della luce, non hanno trovato riscontro nelle parole del sindaco, che nel suo “Filo diretto con i cittadini” ha spiegato: “Se va ricostruito un punto di ritrovo e di aggregazione, questo non può che essere nell’area che abbiamo individuato per le strutture sportive, vicino all’attuale piscina comunale”. “Se” non è certo sinonimo di definitivo, “e i cittadini, ha spiegato Rosella Aristei , vogliono un’adeguata informazione: Lombardi dovrebbe rispondere alle domande di tutti, non solo a quelli che lo esaltano”.

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