BASTIA UMBRA – Oltre duecento persone erano presenti alla manifestazione di protesta organizzata dai comitati cittadini per protestare contro il progetto del sottopasso di via San Rocco. Attimi di tensione hanno preceduto il raduno, in quanto un gruppo di residenti di Borgo Primo Maggio capeggiati da esponenti della maggioranza che amministra Bastia, volevano impedire ai manifestanti di appendere uno striscione dal lato del loro quartiere. Alla fine, dopo attimi concitati, gli animi si sono placati e sono iniziati gli interventi. Ha iniziato Sergio Zocchetti ribadendo che i comitati cittadini sono a favore di questo sottopasso, ma non di questo tipo di soluzione che, come dimostrano i progetti, va a distruggere quasi tutto il verde pubblico e a creare una viabilità complicata che non riuscirà a sopportare l’aumento di traffico che sarà causato dalle nuove funzioni previste nell’area Ex Deltafina. Anche le forze politiche sono intervenute e il consigliere regionale e comunale di FI, Massimo Mantovani ha ricordato che dal 1966 il piano regolatore Astengo, prevede la costruzione della circonvallazione della città e quindi anche la realizzazione del sottopasso di via Irlanda. “Visto che questa previsione è stata ribadita anche nei successivi cambiamenti del PRG, è ancora attuale, noi diciamo si a questa soluzione che congiungerebbe la zona nord con quella sud di Bastia e crediamo che per congiungere i due quartieri, sia sufficiente un intervento meno invasivo limitando il sottopasso di San Rocco al solo transito dei pedoni e delle biciclette, senza andare a stravolgere questa area che ormai ha assunto una propria fisionomia, con i palazzi, i giardini, un campo sportivo e una scuola. E’ chiaro, – ha concluso Mantovani – i disagi dei cittadini sono evidenti, ma se sono vent’anni che aspettano una soluzione, sanno benissimo a chi chiedere conto. Non si può rispondere con una soluzione sbagliata ad un problema annoso, anche perché chi dovrà subire i disagi dell’aumento del traffico saranno soprattutto loro: gli abitanti di Borgo I Maggio. Fare con l’auto 400 metri in più per arrivare al sottopasso di via Irlanda non credo sia un disagio enorme se questo va a vantaggio della vivibilità della strada in cui si abita”.
Rosella Aristei, per le liste Civiche, ha posto l’accento sul fatto che si sia cercato di impedire il dialogo tra chi ha idee diverse e soprattutto è grave che questo venga da esponenti di sinistra: “Ho avuto testimonianza ancora una volta che è impossibile dialogare. La ferrovia mette a disposizione dei fondi per chiudere i passaggi a livello; perché chiudere per primo proprio questo? L’amministrazione sostiene che i cittadini di Borgo hanno diritto all’eliminazione dei disagi causati dal passaggio a livello e ciò è condivisibile, ma io credo che se guardiamo in maniera strategica lo sviluppo della città, con i metri cubi che avrà la Ex Deltafina e con il centro commerciale che è previsto, questo sottopasso non riuscirà a sopportare tutto il traffico che ci sarà. Se con i soldi delle Ferrovie si farà questo, quello di Via Irlanda non si farà mai, perché il bilancio comunale, da solo, non è in grado di sopportare una spesa così grande. Allora – ha concluso Aristei – se tutto il traffico che attraverserà la ferrovia, passerà per Borgo Primo Maggio che vita sarebbe per i cittadini di via San Rocco e di Borgo? Io mi meraviglio di questa ottusità che non è né di Destra, né di Sinistra, è ottusità e basta, sarebbe sufficiente solo il buon senso, quello dei cittadini.
E’ stata poi la volta del segretario cittadino dell’UDC Repola, il quale ha chiesto che i sottopassi vengano fatti con razionalità: “non so perché questa amministrazione ha voluto prevedere prima questo sottopasso e non quello di via Irlanda, Bastia è una piccola città e tutti i giorni è intasata dal traffico, perché non ci sono strade esterne che collegano la città”.
In conclusione Zocchetti ha ringraziato i presenti stigmatizzando il tentativo di chi voleva fare provocatoriamente una manifestazione non autorizzata solo per creare disordine, tutti hanno diritto di dire cosa pensano, ma seguendo le regole e chiedendo le necessarie autorizzazioni. Il presidente ha concluso invitando tutti all’assemblea pubblica dal titolo “Quale futuro per Bastia?” che si terrà il 22 novembre e alla quale sono invitati tutti: Cittadini, Amministrazione, Forze Politiche, Associazioni di categoria e tutti coloro che vorranno dare un loro contributo al dibattito.
Rosella Aristei, per le liste Civiche, ha posto l’accento sul fatto che si sia cercato di impedire il dialogo tra chi ha idee diverse e soprattutto è grave che questo venga da esponenti di sinistra: “Ho avuto testimonianza ancora una volta che è impossibile dialogare. La ferrovia mette a disposizione dei fondi per chiudere i passaggi a livello; perché chiudere per primo proprio questo? L’amministrazione sostiene che i cittadini di Borgo hanno diritto all’eliminazione dei disagi causati dal passaggio a livello e ciò è condivisibile, ma io credo che se guardiamo in maniera strategica lo sviluppo della città, con i metri cubi che avrà la Ex Deltafina e con il centro commerciale che è previsto, questo sottopasso non riuscirà a sopportare tutto il traffico che ci sarà. Se con i soldi delle Ferrovie si farà questo, quello di Via Irlanda non si farà mai, perché il bilancio comunale, da solo, non è in grado di sopportare una spesa così grande. Allora – ha concluso Aristei – se tutto il traffico che attraverserà la ferrovia, passerà per Borgo Primo Maggio che vita sarebbe per i cittadini di via San Rocco e di Borgo? Io mi meraviglio di questa ottusità che non è né di Destra, né di Sinistra, è ottusità e basta, sarebbe sufficiente solo il buon senso, quello dei cittadini.
E’ stata poi la volta del segretario cittadino dell’UDC Repola, il quale ha chiesto che i sottopassi vengano fatti con razionalità: “non so perché questa amministrazione ha voluto prevedere prima questo sottopasso e non quello di via Irlanda, Bastia è una piccola città e tutti i giorni è intasata dal traffico, perché non ci sono strade esterne che collegano la città”.
In conclusione Zocchetti ha ringraziato i presenti stigmatizzando il tentativo di chi voleva fare provocatoriamente una manifestazione non autorizzata solo per creare disordine, tutti hanno diritto di dire cosa pensano, ma seguendo le regole e chiedendo le necessarie autorizzazioni. Il presidente ha concluso invitando tutti all’assemblea pubblica dal titolo “Quale futuro per Bastia?” che si terrà il 22 novembre e alla quale sono invitati tutti: Cittadini, Amministrazione, Forze Politiche, Associazioni di categoria e tutti coloro che vorranno dare un loro contributo al dibattito.
Francesco Fratellini
IL SINDACO HA DICHIARATO CHE IL SOTTOPASSO DI VIA IRLANDA E’ INUTILE INTERVIENI SUL BLOG CLICCA QUI
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