Era diretto Roma per un convegno


Lunghi PieroBASTIA UMBRA – Cordoglio a Bastia Umbra e nell’intero ambito universitario per la morte del professor Pietro Lunghi, residente nella frazione di Costano. La famiglia è molto conosciuta, dal padre Carlo alla mamma, che è un’ex postina. La sorella è grafico e si è candidata con Forza Italia per le comunali di Bastia Umbra. Significativo il curriculum di Pietro Lunghi: nato il 19 maggio del 1972, si laurea con lode presso l’Università degli Studi di Perugia. Consegue il titolo di dottore di ricerca presso il Politecnico di Bari e diventa direttore del Master internazionale in innovazione e gestione d’azienda. Era docente dei corsi di gestione dei progetti e dei sistemi produttivi, gestione degli impianti industriali, gestione degli impianti e logistica industriale,
presso la Facoltà di Ingegneria dell’università degli Studi di Perugia. Lunghi era anche il coordinatore del gruppo di ricerca Ip3 (Industrial plants projects and production) e si occupava di pianificazione, progettazione e gestione degli impianti industriali. Era coordinatore di oltre 100 progetti di ricerca in collaborazione con enti, istituzioni e aziende in campo nazionale, europeo e internazionale.
Ha scritto oltre 80 lavori pubblicati sulle principali riviste di settore e presentati nei principali convegni nazionali e internazionali.
E’ stato anche membro dell’Asme, (American society for mechanical engineers), del Pmi, il Project management institute e dell’Animp, l’Associazione nazionale per l’impiantistica industriale.
Il mondo della ricerca perde dunque un esponente di spicco, conosciuto e apprezzato a ogni livello. Ieri pomeriggio, non appena la notizia del tragico incidente è rimbalzata a Bastia Umbra, in tanti si sono recati nell’abitazione della famiglia Lunghi. Un mesto pellegrinaggio di amici e parenti che si è protratto fino a sera. La tragica morte del 35enne, destinato ‘a una carriera professionale di sicuro successo, ha suscitato dolore e commozione. Ieri il professor Lunghi si stava recando a Roma per organizzare un convegno mondiale sulle Celle a combustione. Una grave perdita per l’intero mondo scientifico che lascerà un grande vuoto anche tra i colleghi che, a tutti i livelli, lo hanno apprezzato e stimato.

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