di MATTIAS MAINIERO


La prima pagina di LiberoOra abbiamo capito perché, anche quando diventa cattivissimo, Michele Santoro continua a sorridere: il conduttore di “Annozero”, tra stipendio e compensi vari, nel 2007 potrebbe guadagnare fino a 684mila euro. Ammettiamolo: non sarà la star più pagata del firmamento televisivo, ma come martire sicuramente non se la passa male. La cifra è stata resa nota ieri nel corso del “question time” in Commissione parlamentare di Vigilanza. L’ha fornita Pierluigi Malesani, direttore delle relazioni istituzionali Rai, che ha risposto ad un quesito di Antonio Satta, esponente dell’Udeur. Non prendete la calcolatrice: è tutto molto semplice. Seguite. Santoro incassa i primi 266.000 euro lordi annui in quanto dipendente Rai: contratto a tempo indeterminato con qualifica di direttore. Dobbiamo presumere che questi soldi li incasserebbe anche se stesse seduto in poltrona. Essendo però Santoro un tipo che fa il direttore e lavora pure (cosa che a Saxa Rubra non capita tanto spesso), la Rai gli sgancia altri euro. Ovvio: mica pretenderete che un direttore lavori solo perché riceve uno stipendio base. Il direttore Santoro riceve quello e anche 10.500 euro per ogni puntata di “Annozero”. E poichè le puntate alla fine saranno una trentina gli euro diventeranno 315mila, da sommarsi agli iniziali 266mila. Totale provvisorio: 581mila. Finita qui? Neanche per sogno. Parliamo della Rai: di tutto, di più e per Santoro anche un bel premio di produzione di 103mila euro legato agli ascolti e alla pubblicità incassata. Micheluzzo faceva il martire e ha fatto pure Bingo: 684mila euro nel 2007, appunto. Reggetevi forte: l’intero ciclo di “Annozero” globalmente verrà a costare più di 7 milioni di euro. Per la precisione, 7 milioni e duecentomila. Santoro incide per il 10%. Il che significa che gli altri devono accontentarsi di meno, ma non molto di meno. Viene quasi voglia di iscriversi a questo strano club di martiri. Basta avercela con Berlusconi e con la casta? Oppure, come fondamentale requisito per l’iscrizione, bisogna dimostrare di saper guadagnare tre o quattro volte in più rispetto ad un misero esponente di quella casta continuamente sotto accusa ad “Annozero”? Vi lasciamo col dubbio: abbiamo l’im pressione che, requisiti o non requisiti, il circolo sia aperto solo a pochi intimi. Pensate che persino Giovanni Floris non ne fa parte. Il costo di “Ballarò”, rispetto a quello di Santoro, è roba da ragionieri del catasto: 52mila euro a puntata. Le puntata saranno 37. Risultato: poco meno di due milioni di euro contro i 7 e dispari di “Annozero”. Un abisso. Santoro è il campione imbattuto, forse imbattibile. Crozza, che è Crozza, si chiederebbe quanti stipendi di metalmeccanici ci vogliono per raggiungere i quasi 700mila euro di Santoro. Noi, che non siamo Crozza e non amiamo questo facile moralismo, vi invitiamo a riflettere su un altro particolare. Lucia Annunziata, sempre in commissione Vigilanza, ha spiegato che il suo contratto è ampiamente al di sotto del tetto della Finanziaria, che lei ha rifiutato l’auto di servizio e che in Rai ci sono troppi fringe benefits dati, senza ragione, a troppa gente. Ha anche aggiunto che con lei «la Stampa è molto più generosa di quanto non lo sia la Rai». Ma a noi interessa altro: il tetto che la Finanziaria impone ai compensi di chi lavora nelle aziende a controllo statale, tra cui la Rai, è di 274mila euro. Al di sopra non si può andare. L’Annun ziata è al di sotto. Anche Santoro, il cui contratto base vale 266mila euro. Poi ci sono le altre due voci. Ma quelle, evidentemente, non si contano, sono un di più, un premio, una somma aggiuntiva. E i maligni penseranno che stanno lì per fregare il tetto. I soliti maligni. Dimenticavamo di aggiungere: visto che i ricavi di “Annozero” so no superiori ai costi di produzione, ha spiegato Pierluigi Malesani, Santoro porta alla Rai, grazie alla pubblicità, 2 milioni di euro puliti puliti. Ergo, Santoro rende. Consoliamoci con la pubblicità, che può arrivare anche senza scomodare i martiri.
I CONTI Lo stipendio di Michele è di 266mila euro, al di sotto della soglia massima fissata dalla finanziaria. Ma tra benefit e integrazioni, la sua paga totale si triplica COLLEGHI MENO FORTUNATI Giovanni Floris, per realizzare una puntata di Ballarò, si accontenta di 52mila euro. La Annunziata si lamenta: io pendo molto di meno

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