LA VARIANTE
La trasformazione da pubblico a privato non è automatica all’interno del Prg
NON SOLO L’OPPOSIZIONE politica né quella popolare insorta subito dopo l’adozione da parte del Consiglio comunale nel giugno scorso per ripristinare il polo scolastico nel piano di recupero dell’area allargata ex Giontella. Le scelte prese a maggioranza dal consiglio comunale, infatti, troverebbero un ulteriore ostacolo nella Provincia di Perugia. Se prima l’ente guidato dal presidente Cozzari era un possibile partner del Comune bastiolo nella previsione delle sedi scolastiche, in questa fase invece la Provincia con il suo vicepresidente Palmiro Giovagnola (nella foto) è l’ente deputato al controllo urbanistico del piano di recupero che è in variante al Prg. Di ufficiale ancora non c’è niente, ma i confronti informali tra Comune e Provincia evidenziano qualche problema. In particolare per la trasformazione delle superfici all’interno dell’area di intervento da ‘servizi pubblici’ a ‘servizi privati’. Secondo i tecnici della Provincia la trasformazione da pubblico a privato non è automatica e andrebbe prevista secondo canoni e regole che la procedura adottata non avrebbe previsto. E’ una questione interpretativa che potrebbe trovare soluzione senza dover riportare la pratica in consiglio comunale. Se la Provincia, invece, insistesse nella sua tesi la rilettura del piano aprirebbe sbocchi e soluzioni imprevisti. Sarebbero da riconsiderare infatti le aree a commercio e direzionali, con impatti diversi a secondo delle soluzioni anche sulla viabilità e sui parcheggi. Insomma un nuovo fronte che potrebbe offrire l’occasione all’amministrazione Lombardi di aprire un confronto con i comitati dei cittadini, che chiedono con insistenza modifiche al piano di recupero. m.s.
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