Ottocento lettori decreteranno il vincitore assoluto


PERUGIA – Per festeggiare i suoi primi dieci anni di vita il premio “Fenice-Europa” torna quest’anno a Bastia Umbra. La scelta è dettata dal voler riproporre come sede la città che l’ha visto nascere, scelta importante per un premio che ha fatto dell’itineranza un’eccellenza. “Fenice Europa” infatti è un concorso che rifiuta i limiti geografici sia nei suoi obiettivi che nella sua realizzazione. Ogni anno, a partire dal 1998, ha scelto come sede una diversa città, coinvolgendo quindi realtà sempre diverse, e nel corso delle varie edizioni ha saputo costruire un rapporto importante con gli ottocento lettori che costituiscono la giuria perseguendo così l’obiettivo che l’associazione “Bastia Umbra: città d’Europa”, che ne è la promotrice, e Adriano Cioci, che ne è l’ideatore e il fondatore, si sono prefissi ovvero diffondere e valorizzare la lingua e la cultura italiana. Certamente questo è un momento storico decisamente favorevole alla diffusione della nostra lingua nel mondo, con una diffusione sempre maggiore dello studio e una forte presenza in internet (dove l’italiano è la quinta lingua). Grande importanza dunque riveste un’iniziativa come questa che offre un’importante momento di diffusione e conoscenza dei romanzieri italiani e al tempo stesso avvicina maggiormente alla lettura (ambito nel quale invece l’Italia soffre un po’ in questi anni con un numero di lettori davvero non esaltante), come ha tenuto a sottolineare anche Giuseppe Belli, assessore alla Cultura del Comune di Bastia Umbra e membro della giuria del premio “Claudia Malizia”. I candidati scelti dalla giuria tecnica (composta da Giuseppe Pederiali, Luca Desiato, Claudio Toscani e Adriano Cioci) per essere poi proposti alle giurie di lettori, la cui scelta del vincitore assoluto verrà resa nota sabato sera in occasione della serata di premiazione che si terrà all’Umbriafiere di Bastia Umbra con la partecipazione di Paola Saluzzi, sono Luca Bandini, Giovanni D’Alessandro e Laura Facchi. “Controllo assoluto” di Luca Bandini è un “fantathriller” incentrato sui pericoli di un eventuale capacità di controllo delle menti, molto ritmato al punto che ben si presterebbe anche ad una trasposizione cinematografica. Incentrato sull’amore impossibile, quello rifiutato dalla società ma che travolge i protagonisti, è “La puttana del tedesco” di Giovanni D’Alessandro, che nel riproporre una storia legata al periodo della seconda guerra mondiale ripropone anche il superamento dei limiti culturali e sociali che l’amore consente. La drammatica auto-analisi di una donna il cui marito ha compiuto
un gesto di assoluta, e irreparabile follia lasciando sua moglie sola nel tentativo di comprendere è il tema di “Dietro il tuo silenzio” di Laura Fiacchi. Il premio “Claudia Malizia”, la sezione dedicata alla memoria della giovane di Bastia Umbra morta prematuramente, è stato invece già assegnato a Mauro Caporiccio, collaboratore di vari programmi televisivi, per il suo primo romanzo “Il figlio della luna” che narra la complessa vicenda umana del fisico nucleare Fulvio Frisone, reso spastico alla nascita da un incidente in ospedale, e della sua forte e straordinaria famiglia (commissione giudicatrice composta da Younis Tawfik, Mariagiovanna Elmi, Lia Viola Catalano, Giuseppe Belli e Rizia Guarnieri). Infine in occasione del decennale si è voluto assegnare un premio speciale ad uno scrittore italiano residente all’ estero e la scelta è caduta su Simonetta Agnello Hornby, che dal
1972 risiede e lavora a Londra, non soltanto per il suo “Boccamurata” ma per l’intera sua opera letteraria che rappresenta una presenza importante sulla scena letteraria internazionale e per la spinta che ha offerto alla valorizzazione della lingua italiana.
Giulia Silvestrini


 


Distribuiti sui cinque continenti
Lettori in Antartide


PERUGIA
(g.s.) – E’ la giuria l’assoluta peculiarità e l’elemento di forza del premio “Fenice-Europa” perché composta
essenzialmente da lettori, da tanti lettori, residenti in tante parti d’Italia e, sempre più nel corso degli anni, del mondo. Partita dall’ Umbria, l’iniziativa nel corso dei suoi dieci anni di vita, ha raggiunto luoghi sempre più lontani ed un sempre maggior numero di lettori raggiungendo quindi ancor più il suo obiettivo di valorizzare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo. Il gruppo più numeroso di giurati è certamente quello di Bastia Umbra, composto da cento lettori, non soltanto per l’essere questa la città dalla quale il premio è partito ma anche grazie all’impegno posto dal comune nel sostenere e promuovere l’iniziativa. Molte le associazioni e le istituzioni coinvolte tra le quali il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dell’Umbria che cura la partecipazione di un gruppo di detenuti delle carceri di Perugia, Terni, Spoleto ed Orvieto. Ma le giurie vanno molto oltre i confini regionali non soltanto coinvolgendo circa dieci regioni italiane distribuite lungo la penisola ma andando molto più lontano, anche grazie alla collaborazione dell’Arulef (Associazione Regionale Umbra Lavoratori Emigrati e Famiglie), toccando ormai tutti i continenti. E si intendono proprio tutti visto che da quest’anno i lettori sono giunti al numero di ottocento tra i quali vi sono anche tre residenti della base antartica italo-francese “Concordia”. Pietro Di Felice, ingegnere, Beppe Soriani, medico, e Federico Miliacca, informatico, partecipano infatti alla III spedizione italiana invernale in Antartide, dove risiedono dal novembre 2006 per una durata di dodici mesi, ed hanno potuto partecipare come giurati al concorso ricevendo i testi via internet.


 


 


 

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