MEZZO SECOLO
Nato nel 1962 Il Palio dei rioni per essere all’altezza registra costi pesanti


INIZIATO giovedì scorso con l’apertura delle quattro taverne, il Palio di San Michele è entrato nel vivo con le sfilate che rappresentano il momento più alto ed impegnativo della festa per la creatività dei rionali. E’ l’elemento tradizionale di questo «rito», nato nel 1962 per dare sfogo al dinamismo e alla voglia di emergere della comunità bastiola. Nei primi anni le sfilate erano carri statici, poi si sono animati con musica e rappresentazione di scene, per diventare, ormai da alcuni anni, teatro in piazza pur mantenendo le scene mobili sui carri. Con un aggravio organizzativo e di costi. Quest’anno il calendario ha consentito che le serate dedicate alle sfilate si svolgessero 3 su 4 nel fine settimana. Venerdì scorso ha esordito il rione S. Rosso con il tema “Al di là delle favole”, ieri sera Sant’Angelo con “Nightmare before Christmas” e stasera toccherà a Moncioveta che illustrerà il tema: “Il super smacchiatore incomparabile Pinkerton”. Ultimo a sfilare domani sera Portella con “Quando si smette di crescere? (e si comincia ad invecchiare)”. Tutti temi che prediligono la fantasia; e San Rocco e Sant’Angelo hanno scelto il mondo delle fiabe.


PER LA SELEZIONE del vincitore, più che al gradimento del pubblico, peraltro variabile di serata in serata, l’Ente si affida ad una giuria tecnica composta quest’anno da 5 professionisti: Toni Stefanucci (scenografo) — presidente — e membri Marina Gonfalone (attrice), Fabio Melelli (critico-giornalista), Maurizio Panici (regista teatrale) e Giuseppe Rocca (sceneggiatore e regista). Il verdetto viene scritto subito dopo le sfilate, ma sarà reso noto solo venerdì 28 settembre, nella serata di assegnazione del Palio.
m.s.

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