Ha preso il via giovedì una delle manifestazioni storiche più radicate sul territorio


BASTIA – I bastioli danno una definizione del Palio de San Michele molto appassionata e suggestiva. “Quando un’intera città diventa teatro, quando una piazza diventa un grande palcoscenico…”.
Noto come momento di grande aggregazione e partecipazione, il Palio de San Michele è da decenni per i cittadini bastioli motivo di orgoglio. Da quattro anni presidente dell’Ente Palio, Monia Giacanella Bugiantella è fiera di rappresentare tale manifestazione. “E’ stata un’esperienza complessa e straordinaria – spiega la presidentessa – Ma allo stesso tempo è una forte responsabilità.
Sono entrata in un settore a me sconosciuto, in molti avevano timore del mio ruolo visto che non ero mai stata nel consiglio dell’Ente. Per me è stata una doppia sfida”.
La kermesse bastiola, ormai alla sua 45° edizione, iniziata giovedì andrà avanti fino al 30 settembre. Ognuno dei 4 rioni del paese, Sant’Angelo, Portella, Moncioveta, San Rocco, si cimenteranno in varie prove. La sfilata dei carri, i giochi in piazza e la lizza prevedono infatti l’assegnazione di punti da parte della giuria. Punti che decreteranno il vincitore della manifestazione. Giovedì sera nella piazza centrale è stata la volta della benedizione degli stendardi e dei mantelli rionali, come cerimonia d’apertura. “Dopo la sfilata del carro del rione San Rocco di ieri sera, oggi è la volta del rione Sant’Angelo – spiegano i capitani rionali – Chiudono le sfilate domani il Moncioveta e lunedì il Portella”. I carri vengono prepa- rati, costruiti con particolare cura
dai membri dei vari rioni. Mesi di lavoro per l’importante evento. Martedì la rassegna prosegue con gli spettacoli nelle taverne, mercoledì sono invece in programma i giochi in piazza. “Si va dalla corsa con i sacchi, al tiro fu
alla ne, per poi proseguire con il gioco ‘osteria’, dove i concorrenti rionali dovranno travasare il ‘vino’, in realtà acqua colorata, da una tinozza ai propri boccali” continuano i capitani.
Chiude i giochi la “fuga da Alcatraz”, un percorso di abilità e velocità. Il vincitore verrà decretato Il venerdì subito dopo la lizza tra i rioni. Quest’ultima non è altro che una gara di corsa a staffetta, disputata da
quattro atleti per ciascun rione. Teatro della sfida è la centrale piazza Mazzini, su 400 metri di circuito. “Il penultimo giorno è dedicato alla messa solenne ed alla processione di San Michele Arcangelo, nostro patrono – affermano i capitani dei rioni – mentre la domenica, giornata conclusiva, ci saranno i consueti spettacoli nelle taverne”.
La Giacanella non nasconde i momenti di difficoltà “ma grazie al lavoro di tutti – precisa – abbiamo avuto tanti successi e soprattutto i riconoscimenti istituzionali, come il finanziamento ottenuto dalla Cassa di Risparmio di Perugia”. “Voglio ringraziare tutti e augurare il massimo divertimento”. Un augurio che, data l’infinita passione e la smisurata dedizione insita negli animi dei bastioli, sarà certamente trasformato in realtà.


In collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia
Ha collaborato Michele Baldoni


L’idea di Don Luigi Toppetti: “Fondere religione e folklore”


BASTIA – Il Palio nasce nel ’62 in occasione della consacrazione della nuova chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo E’ il parroco Don Luigi Toppetti ed alcuni giovani diedero vita all’idea e realizzarono il progetto. Per una manifestazione quindi non più solo religiosa ma anche culturale e folkloristica.
La città venne così divisa in 4 parti ed istituiti i 4 rioni: ciascuno caratterizzato da un colore ed uno stemma ed orientato secondo le antiche porte. Essi costituirono da subito una straordinaria realtà a Bastia. Vennero chiamati: Moncioveta, Portella, Sant’Angelo e San Rocco.
L’anno dopo, ’63, l’Istituto Verità e Vita ideò la Lizza. La gara a staffetta in cui un rionale corre innalzando una fiaccola accesa sul tracciato del centro storico. Da quel momento nasce il vero e proprio Palio de San Michele, nuovo modo di commemorare il Santo Patrono. Nel ’65 vennero introdotte le ormai note sfilate, mentre nel’66 si ebbe la prima stesura Regolamento dei Rioni. L’anno successivo fu stabilito che il Palio viene attribuito in base alla somma dei punteggi riportati da ciascun Rione in 4 prove: Lizza, Sfilata, Taverna e Gimkana, quest’ultima sostituita dall’ ’69 dai Giochi.
Una crisi economica e di interesse popolare verso il Paliosi ha nel ‘72, ma nel 1980 vi è ripresa d’entuiasmo grazie alla Pro Bastia. La festa si arricchisce di un nuovo cerimoniale: benedizione del Palio e saluti ufficiali delle autorità. Inoltre le prove diventano tre: sfilata, giochi, lizza. Negli anni ‘90 le sfilate sono ormai spettacoli tea- trali: recitazione, danza, musica e luci. Nasce nel ‘95 l’Ente Palio de San Michele e nel ’97 per la prima volta il Palio non viene assegnato causa terremoto.


E’ nata nel 1995 l’associazione locale che gestisce giochi, regole rionali, collaborazioni con istituzioni
Un organo garantisce il rispetto delle regole


BASTIA – Nasce nel 1995 l’Ente Palio, nato dall’iniziativa della Pro loco Bastia la quale dal 1980 gestisce il Palio de San Michele.
All’interno dell’Ente vi è il consiglio direttivo, organo che determina gli indirizzi amministrativi dell’Ente, predispone il bilancio e lo presenta all’assemblea generale, controlla le attività rionali, approva e modifica i regolamenti delle competizioni, nomina la giuria. Rigorosi e molto dettagliati gli articoli del regolamento dell’Ente. Nell’articolo 1 si può infatti notare che “L’Ente Autonomo denominato ‘Ente Palio de San Michele’ ha come scopo primario di favorire la partecipazione della cittadinanza all’organizzazione del Palio di settembre. Il Palio è una festa popolare che pone in competizione tra loro i quattro rioni in cui è divisa la città che, con teatrazione in piazza, giochi popolari e lizza, si contendono l’assegnazione del Palio de San Michele”.
E’ l’art. 6 ad illustrare i vari organi dell’Ente ovvero “Il Presidente, il Coordinatore del
Palio, il Consiglio Direttivo, l’Assemblea Generale ed i 4 Rioni”.
Da ben quattro anni è Monia Giacanella Bugiantella a fregiarsi della carica presidenziale, coordinatore è Michele Lombardi, il delegato del sindaco di Bastia è impersonato da Giuseppe Belli. Delegato della Regione Umbria è Roberto Capocchia, Daniela Brunelli la presidente della Pro Bastia ed infine Francesca Centrone il delegato del parroco bastiolo.
Presidente e coordinatore vengono eletti dall’assemblea generale, precisa l’art. 8. Possono essere scelti tra “qualsiasi persona residente nel territorio comunale o che vi abbia domiciliato per almeno dieci anni dall’inizio della Festa ed esente da altri incarichi all’interno dell’Ente Palio de San Michele o politici e istituzionali.
Il consiglio direttivo è invece formato dai seguenti membri, come spiegato nell’art. 13: tre rappresentanti delegati di ogni Rione, che non abbiano altre cariche all’interno dei propri Rioni, i Capitani dei quattro Rioni, Presidente e Coordinatore, il Sindaco del Comune di Bastia Umbra, il Presidente dell’APT di Assisi, il Presidente della Pro Bastia, il Presidente della Regione Umbria, il Parroco della Parrocchia di Bastia Umbra o ppure i delegati di tutte le varie istituzioni.

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