Parte dall’Eden Rock, attraversa via Irlanda e via Roma e giungerà in piazza Mazzini


ANDREA FRAU



BASTIA – Questo pomeriggio, mentre le pagine del nostro giornale sono in stampa, si svolge la tanto attesa marcia: “Per un’altra Bastia. Contro il progetto della Deltafina e contro la cementificazione della città”. Un’iniziativa organizzata dal comitato di cittadini “Mezzomiglio” , costituito per opporsi al progetto varato dal Consiglio comunale lo scorso giugno, riguardante l’area ex Deltafina. L’obbiettivo della manifestazione è quello di spingere l’amministrazione ad annullare il provvedimento, e magari, ripensarlo aprendo un dibattito con i cittadini, e coinvolgendoli nelle decisioni che rigurdano il loro territorio. E saranno proprio i cittadini, i protagonisti della manifestazione di oggi. Ma quanti saranno? E soprattutto, parteciperanno in veste di cittadini, o esclusivamente schierati politicamente? Queste sono le domande che agitano Bastia, l’amministrazione
comunale, le forze politiche di opposizione, i comitati e gli stessi cittadini. Le risposte arriveranno solo alle 16:30, quando la marcia partirà dall’ex piscina dell’Eden Rock , attraverserà via Irlanda e via Roma e giungerà in piazza Mazzini, nei pressi del Municipio. “Se saremo in cento – spiegava nei giorni scorsi Luigino Ciotti, presidente del comitato Mezzomiglio – sarebbe già un ottimo risultato, ma non nascondo di essere ottimista sul risultato finale della manifestazione”. Molto probabilmente saranno più di cento. Eh già, perchè nel frattempo, il “Comitato per le scuole” ha raccolto oltre 3500 firme per la petizione popolare che vorrebbe insediare un complesso scolastico nell’area Deltafina. Se anche un solo cittadino su dieci, tra coloro che hanno firmato decidesse di partecipare alla manifestazione, le aspettative degli organizzatori sarebbero ampiamente superate. Poi, oltre a coloro che hanno firmato la petizione, ci sono i cittadini del quartiere che in questi giorni hanno
esposto numerose bandiere dai loro balconi con il motto: “NO al progetto ex Deltafina”. L’obiettivo di  sensibilizzazione della comunità bastiola sembra dunque raggiunto. Ma non basta. Come ricordava Luigino Ciotti, la marcia di oggi metterà in piazza i volti di chi è contrario. Non basta firmare. In una realtà come questa
bisogna avere un pizzico di coraggio per mostrarsi e dichiararsi contrario alle scelte. “Per noi – spiega
Ciotti – il risultato più importante da raggiungere con la marcia di oggi, è quello di riuscire a portare
in piazza le persone, dimenticando le normali logiche di appartenenza politica, ma per l’esclusivo interesse della città. Se avvenisse questo, la nostra battaglia avrà portato i suoi frutti. Occorre creare le basi per stimolare la coscienza dei cittadini e sensibilizzarli sulle scelte del territorio. Far capire alle persone che è possibile intervenire sulle scelte della politica, senza rimanere indiferrenti alle scelte che li riguardano direttamente. Abbiamo voluto che questa iniziativa non riguardi solamente Bastia perché, al di là della sua specificità, le scelte urbanistiche che qui si attuano partono dalla stessa filosofia che ispira tanti amministratori e dagli stessi interessi materiali di tanti altri comuni dell’Umbria: consumo di territorio e sua devastazione; subordinazione degli interessi generali a quelli particolari e privati; mancanza di democrazia e partecipazione popolare nelle scelte; intreccio evidente tra affari e politica”. Chissà perchè, si continua a parlare del logorato rapporto tra cittadini e politica. Sarà vero? La risposta la sapremo tra poche ore, e qualunque sia, teniamola a mente.

 


I dubbi sulla viabilità Parcheggi, rotatorie


“Per noi nella zona vanno mantenute le previsioni urbanistiche del piano precedente”


Una delle questioni più calde, sollevate sul progetto della ex Deltafina, riguarda il problema della viabilità. Infatti, secondo il parere dei comitati, il nuovo sistema viario che si verrebbe a creare con l’approvazione del progetto, provocherebbe non pochi disagi per i residenti dela zona. “E’ chiaro -spiegano i comitati – che la nostra opinione è nettamente contraria alla filosofia che il progetto adottato dimostra; per noi in quella zona vanno mantenute le previsioni urbanistiche del precedente piano. La questione delle siperfici commerciali indica chiaramente che la strategia è quella di spostare il commercio dal centro della città creando grossi problemi di traffico su una viabilità chiusa tra via Roma, viale Giontella, via S. Rocco e Borgo Primo Maggio. Penso ad esempio al traffico dei tir che dovranno rifornire 7.500 metri di commercio senza avere la possibilità di usare una viabilità esterna alla città. I residenti si ritroverebbero con un aumento del traffico pesante, probabilmente congestionato”. Il Piano, adottato in variante al Prg, prevede una nuova sistemazione urbanistica dell’intera zona est dell’abitato di Bastia, ed in particolare un aumento delle strutture commerciali e un aumento delle cubature residenziali: un operazione illeggittima secondo i comitati cittadini.



“Intendiamo riportare il piano in Consiglio. Ascoltate i cittadini e cambiamolo insieme”


Il problema degli spazi scolastici


“Sulla ex Deltafina serve un polo scolastico”


Il problema dell’ insufficienza di aule, per i nuovi iscritti alle scuole di Bastia, sembra non azzeccarci niente con il progetto della ex Deltafina. Sembra, appunto. Se non fosse che, nel progetto originario che rigurdava l’area, non fosse stata prevista la realizzazione di un Polo scolastico in grado di rispondere all’incremento demografico registrato a Bastia negli ultimi anni. E come se non bastasse, il sindaco Francesco Lombardi nel corso della passata campagna elettorale, aveva messo come primo punto del suo programma politico, la realizzazione del nuovo complesso scolastico. Una promessa che alla fine non è stata mantenuta. Proprio per questo motivo, si è costituito il “Comitato per le scuole nell’area Giontella”, con l’obiettivo di modificare il nuovo progetto, e far ritornare sui propri passi l’Amministrazione bastiola. Secondo il parere del comitato. il trend demografico evidenzia un aumento della popolazione in età scolare, e siccome le strutture pubbliche risultano ad oggi insufficienti, la situazione ha raggiunto un livello da rendere improrogabile un intervento tempestivo. “Da
anni si parla di Polo scolastico nell’area Deltafina – sostengono dal comitato – e il piano approvato, ancora oggi in vigore, prevede la scuola e nei programmi elettorali di tutti i candidati sindaco, compreso quello del primo cittadino oggi in carica, questa scelta è stata ribadita. A conferma della vocazione a servizi pubblici dell’area ex Deltafina, nell’area è già presente una scuola superiore alla quale si aggiungerà, per trasferimento, a partire da settembre, l’Istituto Professionale per il Commercio, oggi inserito nel Convento delle Suore Benedettine”. Per sensibilizzare i cittadini è stata indetta una raccolta firme per una petizione popolare, che ad oggi ha raggiunto quota 3500 firme. Il comitato per le scuole parteciperà alla marcia di oggi pomeriggio, indetta dal comitato Mezzomiglio. nostro gruppo parteciperà con striscioni e cartelli con la riproduzione delle Vignette già pubblicate sul nostro sito. Prima della partenza della marcia verranno distribuite gratuitamente le T-shirt realizzate per l’occasione con la scritta ‘I love Bastia’.”


Anche il commercio messo sotto accusa


Contestato anche l’investimento Coop nell’area
“I commercianti di Bastia rischiano di diventare comparse”

 An. Fr.
Anche la destinazione d’uso degli spazi commerciali che sorgeranno nell’area ex Deltafina, ha sollevato le preplessità dei comitati cittadini e delle associazioni dei commercianti. Al posto del nuovo Polo scolastico, nella variante approvata dal Consiglio comunale, è prevista la realizzazione di due medie superfici commerciali. Queste superfici sono state acquistate da Coop Centro Italia, la quale ha effettuato un ingente investimento di 30 milioni di euro, con la promessa di creazione di 120 nuovi posti di lavoro. Secondo i comitati e la Confcommercio locale, questo investimento provocherebbe molti disagi per gli operatori commerciali presenti sul territorio di Bastia, che vedrebbero innalzarsi il livello della concorrenza con ripercussioni negative sui bilanci delle attività comerciali. Nei giorni scorsi, proprio su questo tema, c’è stato un duro botta e risposta tra Gabriele Silvestri, cittadino bastiolo e consigliere di amministrazione Coop, e Marco Caccinelli, presidente di Confcommercio Bastia. “Lo stesso presidente della Confcommercio – dichiara Silvestri – ricorda che il Piano per il Commercio prevede l’insediamento a Bastia di due punti vendita di media superficie, quindi il diritto è sancito e solo il mercato poi deve selezionare chi trasformi tale opportunità in concreta realtà. In sostanza quindi, al di
là delle “chiacchiere” il Piano per il Commercio sancisce che nell’area ex Deltafina sorgerà un supermercato di medie dimensioni. Allora perché scagliarsi contro la Coop? Forse per favorire un gruppo concorrente, che, magari, potesse consentire vantaggiose speculazioni immobiliari? In realtà l’investimento della Coop Centro Italia non produce i paventati effetti negativi sull’assetto del commercio a Bastia, in quanto la gran parte della superficie di vendita sarà occupata da prodotti alimentari e tutti sappiamo che la quasi totalità degli esercizi a Bastia operano in settori no food”. Secca è stata la risposta di Mancinelli: “Il nostro progetto è insediare medie superfici commerciali allo scopo di completare e quindi rafforzare il tessuto commerciale di Bastia. Se ciò si realizzasse costruendo sul nostro territorio una posizione dominante della Coop, ma come qualunque altro gruppo di Grande Distribuzione, si realizzerebbe un monopolio che condizionerà le scelte e le politiche commerciali della nostra città e potrebbe modificare i flussi commerciali, trasformando i commercianti di Bastia da protagonisti a comparse. La Coop Centro Italia ha annunciato di aver acquistato tutte le superfici previste nelle aree di recupero ex Giontella/Deltafina ed ex Mattatoio/Pic e cioè rispettivamente: mc. 36.000 circa, mc. 12.000 circa, che con i mc. 1.800 attualmente in suo possesso in via Roma, danno un totale mc. 49.800. Se diciamo che si tratta di posizione dominante che nuoce all’attuale rete distributiva bastiola è perché questa entità modificherà realmente da sola i flussi e le politiche commerciali e non credo che così dicendo siamo infamanti”.


 

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