Cicchirillo non convince, Battistelli è fuori posizione. E ora c’è il Trestina
BASTIA UMBRA – Quella con il Bastardo doveva essere la gara del riscatto, si è chiusa invece con la solita coda velenosa a conferma di una situazione di tensione presente all’interno della squadra e fuori. Da moltissimi anni queste cose non capitavano a Bastia, anzi, è bene ricordare che la tifoseria si identificava con orgoglio con la squadra della propria città. L’alibi di una formazione giovane e ancora in rodaggio non regge o, se regge, lo fa fino ad una certo punto. Il problema è che alcuni acquisti sono stati sopravvalutati, altri non rispondono affatto alle esigenze di un campionato difficile come questo di Eccellenza. Gli errori sono evidenti: un conto è sperare di avere in squadra un attaccante centrale che tiene palla e fa salire la squadra come è previsto negli schemi di Tobia, tutt’altra cosa invece è disporre di un attaccante come Cicchirillo, attualmente spaesato e lontano da un inserimento graduale nei meccanismi della squadra. Battistelli, poi, che in queste ultime stagioni ha rappresentato il fiore all’occhiello della formazione, si sfianca adesso in un duro lavoro che poco si adatta alle sue caratteristiche. Certamente con Marchetti in squadra, probabilmente la manovra di centrocampo sarebbe stata diversa e forse si sarebbe di più “alimentata” la fase offensiva con la conseguenza di non lasciare troppo isolati sia Biagiani che Cicchirillo. Marchetti però mancherà ancora per un bel po’ di tempo e allora occorrerà guardarsi intorno, prima che sia troppo tardi. Con queste poco rosee prospettive, la trasferta di Trestina si presenta sicuramente proibitiva e non alla portata di questo Bastia.
Leonello Carloni
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